Microcredito: strumenti per tornare a sperare

"Il personale della Bcc tratta il cliente con la stessa attenzione, rispetto, delicatezza e atteggiamento di ascolto che noi volontari della Caritas ci sforziamo di avere quotidianamente con le persone che incontriamo". Gianni Pinto, vicedirettore della Caritas di Termoli-Larino e delegato ai progetti, descrive con queste parole il volto umano che caratterizza il modo di fare banca di Bcc. E non lo fa da cliente, ma da operatore sociale impegnato nel sostegno a chi vive nel bisogno.

Un aiuto concreto che la Caritas, diretta da don Marcello Paradiso, svolge quotidianamente in un territorio di circa 120 mila abitanti, oggi in forte crisi per una grave deindustrializzazione, e che nel tempo ha trovato proprio in Bcc Sangro Teatina un solido partner. "Il nostro - dice Pinto - è un territorio che guarda più verso il Sud che verso il centro, dove la povertà è nettamente più presente che, ad esempio, nel vicino Abruzzo. In questa classica terra di confine opera la nostra Caritas, che si è molto evoluta a partire dal 2002 quando, in seguito al tragico terremoto di San Giuliano di Puglia, ha avuto la possibilità di lavorare insieme a Caritas più strutturare come quella ambrosiana, toscana, campana e del Triveneto".

Da allora, sono stati tanti i progetti ideati e realizzati "perché sono differenti le situazioni che ci troviamo ad affrontare. È come se avessimo riempito progressivamente una cassetta degli attrezzi dove il bisognoso preleva quello di cui ha realmente necessità per aiutarsi. Noi, infatti, non esistiamo per risolvere i problemi quanto, piuttosto, per dare strumenti al servizio del protagonismo della persona. Non a caso, si accede a questi servizi mediante un colloquio presso il centro d'ascolto della Caritas, dove i nostri operatori sono educati a saper indicare gli strumenti adeguati ad ogni tipo di problema".

Ecco allora, la mensa per i poveri, gli aiuti psicologici, lavorativi, medici, alla famiglia, il sostegno economico una tantum e il microcredito del progetto Senapa, realizzato con la collaborazione di Bcc Sangro Teatina: un prestito di massimo 7 mila euro, da rimborsare entro cinque anni, con un tasso di interesse dell'1 per cento, e con la Caritas che fa da garante. "Si tratta di un'esperienza - dice Pinto - che rappresenta la giusta mediazione tra l'esigenza bancaria di rimborso e la scommessa sulle capacità delle persone di far fede ai loro impegni. Una mediazione che necessita di una grande attenzione alla persona che il personale della filiale di Bcc Sangro Teatina di Termoli ha dimostrato di avere appieno, a partire dal direttore Simone Santovito. È come se all'interno della banca ci fossero degli operatori della Caritas! Così, grazie a questa sinergia, riusciamo a essere sufficientemente intransigenti quando ci accorgiamo che lo strumento non è adatto, e lungimiranti quando serve dare fiducia alle persone".

Per quali spese vengono chiesti i fondi del microcredito? "Soprattutto per pagare le tasse universitarie, gli affitti, le utenze arretrate, la ristrutturazione debiti con le finanziarie, le spese mediche specialmente quelle dentistiche, le piccole ristrutturazioni. Chi ci accede, riesce a rimborsare? "Sì, al punto che in questi anni è ulteriormente cresciuto il rapporto fiduciario tra Caritas e Bcc, al punto che oggi, visto che i rientri sono stati ottimi, la banca ha scelto di erogare fino al doppio del nostro fondo di garanzia, mentre inizialmente non superava questo importo. Insomma, senza esagerare, possiamo dire che questa banca è davvero differente".

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