Casalbordino: tradizioni, turismo e sapori indimenticabili

Tra mare e collina, una città dal fascino suggestivo: centro storico, lido e basilica della Madonna dei Miracoli rappresentano i tre poli imperdibili. Ci accompagna nel viaggio Alessandra D’Aurizio, socia Bcc e amministratore comunale

Casalbordino Bcc Abruzzi E Molise (1)
10 dicembre 2021
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Una città di tradizioni, turismo e sapori. Una città distesa tra l’azzurro del mare e il giallo delle colline, dove il verde rigoglioso di splendidi vigneti ed uliveti fa da contorno ad una devozione popolare che nei secoli l’ha resa punto di arrivo o di passaggio per pellegrini alla ricerca dell’infinito. Benvenuti a Casalbordino, nuova tappa del nostro viaggio alla scoperta dei territori dove è presente la Bcc Sangro Teatina. Ad accompagnarci, questa volta, l’avvocato Alessandra D’Aurizio, socia Bcc e amministratore del Comune di Casalbordino.

 

“Da un punto di vista geografico – spiega la nostra guida - il centro cittadino sorge a circa 6 km dalla costa adriatica, su un colle delimitato dai fiumi Osento e Sinello mentre il Lido, attrezzata e frequentata località balneare, con un paesaggio dunale molto ricco ed acque cristalline, è nel cuore della suggestiva Costa dei Trabocchi, a brevissima distanza dalla spettacolare Riserva Naturale Marina di Punta Aderci che si può raggiungere a piedi o in bicicletta proprio partendo da Casalbordino attraverso un percorso naturalistico, tappa d’eccellenza della Via Verde”. Quando si parla di centro, poi, sono due i poli da tenere in considerazione: il centro storico vero e proprio e la zona denominata Miracoli, che sorge attorno alla famosa basilica.

 

Da non perdere, nella zona antica del paese, la Torre Campanaria, progettata dal famoso ingegnere Antonino Liberi, che era cognato di Gabriele D’Annunzio ed è stato l'artefice della renovatio urbanistica di Pescara e Castellammare. “La torre sorge al posto di quella antica, abbattuta in quanto pericolante: nel 1901 Liberi progettò la torre campanaria della parrocchia di SS. Salvatore a Casalbordino, seguendo sempre lo stile eclettico, con più tendenze al liberty moresco. La torre, con il suo slancio verticale, raggiunge i 45 metri di altezza con tutto il pennone. Grandiosa ed imponente, la splendida torre si affaccia sulla principale piazza della città, piazza Umberto I, salotto d’eccellenza di Casalbordino e rappresenta da sempre l'orgoglio di tutti casalesi”.

 

Molto bella è la stessa chiesa del SS. Salvatore: la struttura originaria risale al XIV secolo ed alcune trasformazioni successive sono state realizzate tra il XVIII e il XX secolo. L’imponente facciata barocca ha la forma “a capanna” mentre l'interno, a tre navate, è interamente stuccato e decorato con abbellimenti barocchi. “Molto bello – dice Alessandra D’Aurizio - è l’organo del 1780, opera di Andrea Pompa, collocato sopra la porta d’ingresso della chiesa”.

 

Prima di lasciare il centro storico, è d’obbligo farsi “rapire” da vicoli, palazzi e scorci di rara bellezza, testimonianza delle antiche origini di Casalbordino e dell’originale “castrum” quadrangolare: ne sono testimonianza via Mattonata e via Marconi, il torrione cilindrico e via Porta Nuova ed il maestoso Palazzo Furii con via Orientale.

 

Dopo una bella e lunga passeggiata, eccoci giunti a Miracoli ed alla basilica dedicata alla Madonna che da sempre richiama pellegrini anche da fuori regione: “A testimonianza dell’importanza di questo luogo – spiega ancora Alessandra D’Aurizio – ci sono due imperdibili citazioni artistiche. “Gli Storpi”, opera a tempera su tela di Francesco Paolo Michetti, eseguita nel 1900 e ispirata ai festeggiamenti in onore della Madonna dei Miracoli ai quali l’artista aveva più volte assistito, rimanendo colpito dal pellegrinaggio di malati ed infermi: oggi è conservata al Museo Michetti di Francavilla al Mare. Ed un capitolo de Il Trionfo della Morte di Gabriele D’Annunzio, in cui il Vate offre uno spietato e magistrale racconto delle masse di pellegrini invocanti in ginocchio la grazia ai piedi della Vergine”.

 

La basilica ha origine dall’apparizione della Madonna ad un anziano di Pollutri, Alessandro Muzio, avvenuta l’11 giugno 1576, riportata in un documento scritto da Don Giuseppe Muzio, figlio di Alessandro. Fu subito costruita una cappella meta di numerosi pellegrinaggi tanto che già prima del 1614, la piccola cappella rurale fu ampliata conservando l’altare e il muro (ancora oggi visibile nella cripta) sul quale era stata affrescata l’immagine della Madonna. Dopo un rifacimento del 1824, a causa del bombardamento alleato del 24 novembre 1943, il santuario riportò gravi danni e nei lavori di risanamento si decise di abbatterlo e di costruire una chiesa molto più ampia, capace di accogliere il flusso di pellegrini sempre più numeroso. L’apparizione viene ogni anno ricordata nelle giornate del 10 e 11 giugno con una suggestiva processione a cui prendono parte migliaia di persone. La Beata Maria Vergine di Casalbordino è stata proclamata Patrona dell’Arcidiocesi Chieti Vasto. “Dopo la Prima Guerra Mondiale – spiega la nostra guida - il santuario era caduto in abbandono e si decise quindi di affidarlo ad un ordine religioso. Promotore dell’iniziativa fu Idelfonso Zimarino, monaco benedettino dell’abbazia di Montevergine, nativo di Casalbordino. E ancora oggi la basilica è animata dai benedettini, capaci di rendere questo luogo ancora più bello e fecondo da un punto di vista spirituale”.

 

Ma la visita a Casalbordino non è completa senza aver assaggiato un buon calice di vino e la dolcezza dei suoi friabili “tarallucci”. Per il primo, merita una visita la Cantina Sociale Madonna dei Miracoli, che da oltre cento anni rappresenta l’eccellenza enologica del territorio oltre che motore economico per i suoi abitanti. I secondi cercateli in qualunque forno o pasticceria della città: deliziosi, delicati, sono dolcetti a base di marmellata d’uva (“mostocotto”), avvolta in una sfoglia sottile e fragrante, composta da vino ed olio, altra eccellenza del territorio, il tutto spolverato da zucchero a velo. Il trionfo del palato, dopo quello dell’anima, in un luogo sorprendente, ricco di storia e di tradizione, che sa conquistare il viandante alla ricerca dell’infinito.

 

 

Una biblioteca, due sezioni, un unico fascino

All’interno del monastero c’è una splendida biblioteca che si compone di una sezione Moderna, aperta al pubblico e di una sezione Antica, aperta solo agli studiosi ed agli storici, per un totale di 60 mila volumi. Nella sezione Antica sono presenti anche 4 incunaboli, 421 cinquecentine, 614 seicentine e oltre 3000 opere del Settecento. Tra le perle, il De Civitate Dei di Sant’Agostino (1469), la Gerusalemme liberata di Torquato Tasso (1700 circa), planimetrie della Reggia di Caserta del Vanvitelli (1746) e la trascrizione di un passo della Divina Commedia trovata casualmente come cartoncino per realizzare la copertina di un libro (Canto XI°, XII° e XIII° del Paradiso)

Per informazioni: bibliotecamiracoli@alice.it - tel. 0873916100 interno 141.

 

Palazzo Magnarapa

Risale alla metà del XIX secolo ed è stato progettato dall'ingegner Carlo Luigi Dau. Gli elementi che lo caratterizzano sono il prospetto principale, la maestosa scalinata interna, le cantine sotterranee nonché la torretta che consente una vista a 360 gradi del territorio di Casalbordino, per i quali è stato dichiarato "particolarmente importante" e sottoposto a tutela monumentale. Al suo interno c’è una biblioteca comunale accessibile alla comunità, di circa 10 mila volumi, con sale lettura affrescate.

Per informazioni: info@scuolanuovarcadia.it - tel. 329 4563090.