2017: l'anno delle scelte

L'editoriale del numero 12 della rivista La Mia Banca, a firma del presidente Pier Giorgio Di Giacomo

Pier Giorgio Di Giacomo
10 aprile 2017
La Mia Banca | 

Cari Soci,
il 2017 porterà grandi novità nel mondo bancario e, con l’entrata nel vivo della riforma delle Bcc, soprattutto nel sistema del credito cooperativo. All’orizzonte si delineano radicali cambiamenti e decisioni che inducono, inevitabilmente, a una lunga e seria riflessione su ciò che è stato e su come sarà il futuro per le Bcc che, da oltre un secolo, sono fonte di sostegno e aiuto per molte famiglie e imprese del territorio.

 

Tra le novità più importanti introdotte dalla riforma c’è l’obbligo per le Banche di Credito Cooperativo di aderire ad un gruppo bancario di Credito Cooperativo. La riforma delle Bcc ha origine dall’esigenza dell’Unione bancaria europea di procedere a forma di maggiore integrazione tra banche, rafforzandole e portandole alla costituzione di un Gruppo bancario cooperativo, con al vertice una capogruppo posseduta dalle Bcc, sotto forma di SpA.

 

La capogruppo avrà possibilità di intervenire tempestivamente quando le governance delle banche affiliate presenteranno momenti di criticità: ci sarà un correttivo preventivo per le situazioni di criticità. L’autonomia delle banche in questo contesto sarà relativa alle loro capacità di essere virtuose nei numeri e nel governo. Il tutto sarà regolato da un "contratto di coesione" che manterrà intatte le finalità mutualistiche della cooperazione di credito, conservandone valori e peculiarità.


Le banche di Credito Cooperativo dovranno quindi sottoscrivere un contratto di coesione con cui aderiranno ad un gruppo bancario cooperativo, accettando di essere sottoposte all’attività di direzione e coordinamento della capogruppo e ai poteri e controlli della stessa. Con la prossima assemblea la nostra Bcc dovrà deliberare, in occasione dell’approvazione del bilancio 2016, l’adesione alla capogruppo. Poi seguirà l’iter normativo che prevede in pratica, entro la primavera del 2018 l’operatività della capogruppo. Attualmente, le aspiranti capogruppo, oltre al fronte autonomo delle Raiffeisen altoatesine, sono due: la prima di origine trentina, capeggiata dalla Cassa Centrale Banca, la seconda ha come riferimento l’Iccrea di Roma.

 

Con l’adesione ad uno dei gruppi bancari nascenti la nostra banca potrà anche usufruire di economie di scala derivanti da una razionalizzazione della rete con benefici economici importanti e una maggiore concentrazione della banca sulle attività di consulenza che andranno di pari passo con lo sviluppo di tecnologie sempre più sofisticate in favore di una migliore qualità dei servizi offerti. Con la riforma del Credito Cooperativo cosa cambierà di fatto per i soci e clienti delle Bcc? I soci ed i clienti potranno avvalersi come sempre dei servizi erogati dalla loro Banca di fiducia ma entro un contesto di ulteriore incremento della sicurezza dei propri risparmi, in quanto garantiti dalla solidità patrimoniale complessiva dell’intero gruppo per cui ogni banca garantisce le altre all’interno del gruppo e la capogruppo risponde delle solidità di ogni banca.

 

Pier Giorgio Di Giacomo
Presidente Bcc Sangro Teatina