Vivere la non autosufficienza con serenità: i vantaggi di AssìHelp

Alla scoperta di un prodotto assicurativo innovativo e intelligente, capace di dare risposte ad una popolazione che invecchia sempre di più. Intervista a Mario Sevignani e Valerio Marini di Assicura

Marini Sevignani Bcc Abruzzi E Molise
10 dicembre 2020
La Mia Banca | 

Mario Sevignani e Valerio Marini, di Assicura, agenzia assicurativa delle banche di credito cooperativo, seguono tutte le banche del centro sud Italia. Con questa intervista, ci presentano un prodotto innovativo e intelligente: AsSìHelp.

 

Che cos’è AsSìHelp?

Assihelp rappresenta una risposta concreta ad un problema reale che purtroppo molti di noi, me compreso, hanno dovuto affrontare all’interno della propria famiglia: la non autosufficienza di un proprio famigliare. Nel mio caso, mia nonna rimasta a letto per oltre dieci anni. Passando ad una definizione istituzionale la polizza Assihelp è una polizza Long Term Care che prevede una rendita vitalizia per il caso di perdita di autosufficienza.

 

Chi sono i destinatari di questo prodotto?

Assihelp non ha un bacino di clientela predeterminato. Con l’allungarsi della vita media e il continuo invecchiamento del paese il fenomeno della non autosufficienza sta diventando un problema sociale sempre più impattante. Ricordiamo inoltre che è fondamentale stimolare i giovani a una corretta prevenzione dei rischi: con l’avanzare dell’età diventa sempre più complesso trovare compagnie disposte ad accettare il rischio soprattutto qualora le condizioni “sanitarie” non siano assolutamente perfette. Inoltre, una non autosufficienza in giovane età può impattare in maniera ancora più devastante dal punto di vista affettivo ed economico sul tenore di vita proprio e dei propri famigliari. Assihelp è pertanto rivolto a tutti con la possibilità di sottoscrivere il prodotto tra i 18 e i 74 anni.

 

Che garanzie offre?

La polizza offre una rendita vitalizia nel caso di non autosufficienza. È considerata non autosufficiente la persona che si trova nell’impossibilità fisica totale e permanente, clinicamente accertata, di poter compiere senza l’assistenza di una terza persona tre delle seguenti quattro azioni consuete della vita quotidiana: lavarsi, nutrirsi, muoversi e vestirsi. È altresì considerata non autosufficiente la persona affetta da morbo di Alzheimer o similari, demenze senili invalidanti di origine organica.

 

Quali i costi? Proviamo a fare una semplice simulazione?

La polizza prevede un premio annuale detraibile che cresce con l’aumentare dell’età, e una rendita mensile che viene annualmente rivalutata del 2 per cento. Nel caso di un ipotetico Valerio: 40 anni, rendita mensile in caso di non autosufficienza 1.000 al premio di 69,60 euro. A 50 anni il premio annuale sarà di 81,87 euro con rendita mensile in caso di evento pari a 1.219 euro mensili a vita, a 60 anni 215 euro con rendita pari a 1.486 euro a vita. Come da tabella sottostante. In sintesi, a fronte di un premio medio annuale in 30 anni pari a 168 euro all’anno e un investimento totale in 30 anni di € 5.040 euro il cliente, in caso di non autosufficienza, avrà diritto ad una rendita mensile a vita di 1.000 euro al mese con un incremento di 2 punti percentuali all’anno. A seguito di evento invalidante, quando il cliente avrà 70 anni percepirà una rendita vitalizia di 1.811 euro al mese.

 

Perché vale la pena sottoscrivere questa forma di assicurazione?

Il fenomeno della non autosufficienza sta assumendo dimensioni sempre più importanti e correlate all’invecchiamento della nazione. Per riassumere il concetto in un singolo grafico: nel 2018, per la prima volta da quando esiste la serie storica, gli over 60 in Italia hanno numericamente superato gli under 30. È chiaro che dal grafico emergono due importanti tematiche: diminuisce la base di lavoratori che con i loro contributi contribuiscono al mantenimento del welfare state, aumenta l’età media del paese e aumenta conseguentemente il rischio di non autosufficienza magari correlato anche a demenze senili.

 

AsSìHelp è un prodotto della grande famiglia Assicura: che cos’è Assicura? Quali i valori e quali i punti di forza di questo gruppo?

Assicura è una agenzia assicurativa al servizio delle banche di Credito Cooperativo. La nostra missione, ispirata ai principi mutualistici, è di offrire alle famiglie ed alle imprese soluzioni moderne e di alto livello che rispondano in maniera adeguata ed efficace ai bisogni di tutela della persona, di protezione dei beni e del patrimonio, nonché di supportare i clienti in un’adeguata pianificazione della previdenza complementare e dell’assistenza sanitaria integrativa per garantire una gestione consapevole dei rischi e delle esigenze che consenta loro di affrontare con serenità uno scenario in continua evoluzione.

 

A suo avviso, esiste in Italia una cultura assicurativa?

L’Italia, a differenza degli altri paesi europei e soprattutto anglosassoni, è un paese profondamente “sotto assicurato” con significative differenze tra nord e sud, tra regione e regione. Sono varie le motivazioni, alcune frutto di retaggi storici, che portano a non trasferire il rischio qualsiasi esso sia (incendio casa, premorienza, invalidità ecc) ad una compagnia assicurativa. Solo una piccola percentuale di italiani conta di affrontare difficoltà o eventuali situazioni avverse in futuro stipulando una polizza danni (12,7 per cento) o sottoscrivendo fondi di investimento (6,3 per cento). Il grosso (50,3 per cento) cercherà di risparmiare cercando di garantire più sicurezza a sé e ai propri familiari. L’aspetto curioso è che siamo un popolo con una enorme propensione al risparmio ma preferiamo destinare i nostri risparmi in lotterie piuttosto che in assicurazioni.

 

Su quali principi si basa una solida cultura assicurativa?

La parola chiave suppongo sia consapevolezza. La consapevolezza si acquisisce nel tempo con la giusta formazione. Abbiamo sicuramente un problema di alfabetizzazione assicurativa che ci porta, tra l’altro, ad una errata sfiducia nei confronti delle compagnie assicurative che si traduce in un eccesso di liquidità sui conti correnti per fronteggiare eventuali imprevisti. Siamo convinti che il denaro accumulato sia sufficiente per fronteggiare in maniera adeguata un imprevisto importante quale un evento mortale o invalidante da infortunio o malattia? Inoltre abbiamo una eccessiva fiducia circa l’intervento del pubblico considerato un assicuratore di prima istanza. Siamo convinti che il nostro sistema di welfare sia adeguato a far fronte agli imprevisti che potrebbero capitare a me o alla mia famiglia? La realtà ci dice, inequivocabilmente, che le tutele offerte dal pubblico non sono adeguate a rispondere alle necessità reali delle famiglie per garantire un tenore di vita adeguato.