Una grande scuola per imparare la cooperazione

Il contributo del credito cooperativo alla Settimana Sociale dei Cattolici Italiani dedicata alla "famiglia, speranza e futuro per la società italiana"

Settimana Sociale Cattolici Bcc Sangro Teatina
10 dicembre 2013
La Mia Banca | 

La famiglia è luogo di affetti, di grammatica del lavoro, del risparmio e della responsabilità. È, dunque, scuola di cooperazione. Il mondo del credito cooperativo ne è fortemente convinto, e per questo ha voluto portare il suo contributo alla quarantasettesima Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, che si è svolta a Torino dal 12 al 15 settembre scorsi sul tema "La famiglia, speranza a futuro per la società italiana". Un contributo oggi contenuto in una pubblicazione dal titolo "Famiglia, scuola di cooperazione" che traccia la visione concreta della famiglia del mondo Bcc, e di cui riportiamo i punti salienti.

 

"Troppo scontato affermare che occorre porre la famiglia al centro - si legge nella pubblicazione -. Sarà meglio “farlo” anche con opzioni impegnative. Nonostante la crisi". Va in questa direzione la quota del 10 per cento di tutti i prestiti destinati alle famiglie consumatrici nel nostro Paese erogati nel 2013 dal sistema credito cooperativo. Prestiti che assumono le forme più differenti: dai mutui prima casa agli affitti-riscatto ai mutui per le coppie di giovani precari; dai finanziamenti ai giovani meritevoli per avviare un’attività in proprio con il Progetto BuonaImpresa! agli anticipi della cassa integrazione; dagli accordi con decine e decine di Caritas diocesane per forme di microcredito che si rivolgono sempre più a famiglie italiane al Mutuo Ad8 per le adozioni internazionali e moltissimo altro ancora.

 

Tra i pilastri sui quali poggia la famiglia come principale organismo sociale c’è il lavoro. Per questo, le banche di credito cooperativo incarnano i principi della Carta della Finanza Libera, Forte e Democratica, che le impegna a “lavorare per una finanza attenta ai bisogni delle famiglie, delle imprese in contrapposizione al modello cosiddetto della “finanza per la finanza”, che penalizza l’economia reale e dunque il lavoro".

 

Il credito cooperativo, dunque, come alleato diretto e indiretto delle famiglie: le sostiene fornendo incentivi sotto forma di prodotti e servizi bancari e assicurativi (dai crediti alle forme di protezione assicurativa di persone e beni alla previdenza integrativa) alle borse di studio, a finanziamenti per master e specializzazioni, da donazioni di materiale scolastico alla realizzazione di percorsi formativi ad hoc. "Dovrà continuare a farlo - prosegue il documento - con una ulteriore consapevolezza strategica, con attenzione verso le più moderne tecnologie e con strumenti e metodi adatti alle generazioni dei “nativi digitali”".

 

Di non secondaria importanza, poi, è l’apporto al lavoro di educazione economica e finanziaria svolto dalla famiglia. "Oggi si riscopre il valore essenziale di questo tipo di formazione quale antidoto all’insorgere di crisi virulente come l’attuale. Ad esempio, l’acquisto di titoli ad alto rischio (se non effettuato intenzionalmente) avrebbe potuto propagarsi molto meno (e con minori conseguenze negative) con un pubblico di investitori più avvertiti e consapevoli. L’analfabetismo economico e finanziario è un ostacolo da superare".

 

Ma è in un settore che il credito cooperativo può essere molto incisivo: nella funzione di ammortizzatore sociale svolta dalla famiglia. "Serve una mutazione che conduca a considerare la famiglia non più soltanto “consumatrice”, ma anche produttrice di beni. Nel nostro Movimento si moltiplicano i casi di mutue sanitarie per e tra i soci e i clienti oltre quella nazionale per i dipendenti. Si sta potenziando anche il settore previdenziale del Credito Cooperativo. Si tratta di risposte necessarie in una moderna società, stretta tra esigenze di sicurezza sociale e tagli alla spesa pubblica. Esperimenti innovativi sono stati realizzati anche nel campo dell’housing sociale. Ciò al fine di assicurare il diritto ad un’abitazione, primo passo per costituire una famiglia e permetterle di vivere dignitosamente".