Supermercati Falcone: una sola mission, accontentare il cliente
Ad Atessa una storia imprenditoriale fatta con il cuore, lunga cinquant’anni, iniziata da Mario e oggi portata avanti da Enrico. Due punti vendita diventati un riferimento. “A al nostro fianco un partner solido come la Bcc”. La video intervista
Lo sguardo di Mario è di quelli profondi. A novantadue anni, ha una memoria di ferro, capace di ripercorrere una storia imprenditoriale di cui – giustamente – va orgoglioso, proseguita oggi con la stessa passione e la stessa dedizione dal figlio Enrico, entrambi soci Bcc Sangro Teatina. È stato un commerciante puro, Mario Falcone: negli anni, ha imparato a guardare negli occhi i suoi clienti, a capire di cosa avessero bisogno, e ad accontentarli sempre. È stato al loro servizio, insomma. Ed è stata questa, sicuramente, la ragione di un successo che ancora oggi continua: i due supermercati a marchio Tigre ad Atessa, uno in piazza Garibaldi, l’altro in via IV Novembre, sono un punto di riferimento per l’intera comunità.
“Prima di fare il commerciante – racconta Mario Falcone – ero un mugnaio. Avevo anche degli alveari ma non avevo una vocazione all’apicoltura, come è successo per tanti tornarecciani. Quando, cinquant’anni fa, mi sono accorto che non era economicamente vantaggioso proseguire con la vendita di farina, per via di un mercato che era cambiato, ho deciso di aprire un negozio in via IV Novembre, dove ancora oggi c’è il nostro punto vendita”. Inizialmente, quel negozio vendeva di tutto, non solo cibo: era una sorta di emporio, in una zona di Atessa dove la popolazione era prevalentemente dedita all’agricoltura. Nel tempo, quel negozio è cresciuto ed è diventato sempre più accogliente. Il segreto? Ce lo racconta Mario: “Ho sempre accontentato il cliente. Fiutavo in anticipo gusti, necessità, mode, e ho fatto di tutto per rispondere alle esigenze che emergevano”.
A seguire le orme del padre, Enrico, oggi titolare dei due punti vendita: “Dopo vari cambi di insegna – racconta – oggi siamo saldamente nel gruppo Gabrielli, di cui apprezzo particolarmente la loro attenzione al territorio e la loro gestione familiare dell’impresa: sono persone con cui si può sempre parlare, flessibili, attente davvero a integrarsi con chi nel territorio vive, lavora e produce. Per questo, i prodotti dei nostri punti vendita sono l’espressione del territorio, venduti al giusto rapporto qualità prezzo”. Come il padre, anche Enrico crede nell’attenzione alle persone: “Nei nostri supermercati si viene sempre accolti al meglio, e io faccio di tutto per rendere l’esperienza della spesa la più possibile gradevole e appagante. Per me i dettagli sono davvero importanti: gli ingrandimenti dei volantini all’interno del punto vendita ne sono un esempio. È un modo per far sentire la nostra vicinanza al cliente”.
E, a proposito di accoglienza, tra le migliaia di persone entrate in contatto con i supermercati in tanti anni di attività, ce n’è una molto grata alla famiglia Falcone: Hammad, profugo pakistano giunto ad Atessa nel centro per immigrati, che qualche anno fa ha conosciuto e stretto amicizia con Mario. Ora lo chiama “nonno Mario”, dopo che gli ha insegnato l’italiano e gli ha dato mille consigli. Anche in forza di quest’amicizia Hammad ha confidato a Mario di sentirsi “stanco di stare rinchiuso nel centro immigrati, perché non voglio ridurmi a passare le giornate a dormire, mangiare, bere e fumare”. Un appello fatto proprio da un altro amico di Hammad, un dipendente della Bcc, che lo ha affiancato nella ricerca del lavoro, fino a quando ne hanno trovato uno stabile e dignitoso. Ecco, allora, che per Hammaad la famiglia Falcone è diventata la sua famiglia.
È Enrico a concludere questa storia di imprenditoria fatta con il cuore: “Prima la Cassa Rurale, poi la Bcc – dice Enrico – sono sempre stati al nostro fianco. Una presenza discreta e concreta, fatta di rapporti che mai ci hanno fatto sentire numeri, ma sempre persone che con il lavoro e la fatica hanno generato reddito. Il successo della nostra attività – conclude – è legato anche a questo rapporto che non è mai venuto meno, e che sicuramente andrà avanti nel tempo. Grazie di cuore alla Bcc”.
Guarda la video intervista: