Pasquini Group: tre radio e un successo internazionale

Alla scoperta della realtà di Atessa che comprende Studio 5, Radio Ciao e Radio Planet: da quasi quarant’anni un riferimento per giovani, adulti e intenditori. In Italia e nel mondo

Pasquini Group Bcc Abruzzi E Molise
10 dicembre 2019
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Tre radio e un successo che valica i confini nazionali, conquistando ascoltatori fino in America e Australia. È una storia imprenditoriale e artistica affascinante, quella di Pasquini Group di Atessa, la realtà di Antonio Pasquini, Rosanna Tieri e Fabiola Pasquini che oggi comprende Radio Studio 5, Radio Ciao e Radio Planet Corazòn Latino, e che da quasi quarant’anni rappresenta un punto fermo dell’emittenza privata abruzzese. Era il 1982, infatti, quando cinque persone (di qui il nome Studio 5) tra cui l’attuale titolare, fondarono nel garage di casa Pasquini - lo stesso stabile dove si trova tutt’ora - la hit radio divenuta l’ammiraglia del gruppo, ascoltata oggi non solo in tutto Abruzzo e Molise ma anche nella fascia costiera delle Marche e in provincia di Foggia.

 

Da allora, tante cose appassionanti sono accadute. Tra queste, sicuramente la nascita di Radio Ciao nel 1997, oggi la radio più ascoltata d’Abruzzo. “Mentre Radio Studio 5 era concepita per un pubblico giovanile – racconta Enrico De Pietra, direttore artistico del gruppo – Radio Ciao, sin dall’inizio, è stata pensata come qualcosa di completamente diverso, anche per evitare la concorrenza con l’ammiraglia: un’emittente per un pubblico più adulto, immediata ed elementare proprio come il nome, riassunta nel claim “una canzone e un sorriso” che parla dell’alternanza di brani musicali a gag, battute e barzellette che hanno conquistato il pubblico grazie ad una copertura regionale”. Fino all’ultima nata: Radio Planet, fondata nel 2004. “Si tratta – spiega sempre De Pietra - di una radio pensata proprio per dare spazio alla musica latina, che del resto avevamo già in palinsesto su Studio 5, presente a Pescara ma anche a Vasto e tutta la fascia costiera da San Vito a Termoli”.

 

Il successo di Studio 5 è ormai consolidato, in virtù di scelte che, mixando intrattenimento e informazione, hanno saputo attrarre il consenso di un pubblico giovane: “Esattamente. A tutto questo si aggiunge il coinvolgimento anche di nomi prestigiosi che negli anni hanno voluto fare un pezzo di strada con noi, penso a Max Laudadio o Giulio Borrelli”. Quello di Radio Ciao invece forse non era previsto: “Questa emittente è nata quasi per gioco, ma poi nel tempo è cresciuta tantissimo: abbiamo intercettato una fascia di età che era ed è alla ricerca di una certa musica, quella degli anni Sessanta e Settanta, considerata intramontabile, e che riporta gli ascoltatori indietro nel tempo. Quando, poi, grazie allo streaming ci siamo accorti che la ascoltavano anche in Messico o Australia o India tante persone appassionate di musica italiana oppure i tanti emigrati che in questo modo si sentono più vicini alla loro terra, abbiamo capito che quel gioco era qualcosa di serio. Così, ci siamo molto dedicati allo sviluppo di Radio Ciao, curando in modo molto approfondito le scelte musicali. In particolare, abbiamo aggiunto alla musica leggera anche la riproposizione di sigle tv, o brani inediti di autori famosi, o versioni riscoperte delle loro canzoni. Insomma, è diventata una radio per intenditori, oltre che per persone alla semplice ricerca di una canzone e un sorriso, e questo ci chiede di essere sempre attenti, cercando costantemente di allineare i gusti delle persone con il tempo che passa. Radio Ciao, per questo, è unica: tutti provano a copiarla ma inutilmente”.

 

Tutto questo grazie ad un editore puro come Antonio Pasquini: “Nino non si tira mai indietro, ed è bravo nel fidarsi dei collaboratori, nell’intercettare i pubblici di riferimento e nell’investire in tecnologia e capitale umano. Così come molto brava è Rosanna Tieri, che coordina la parte commerciale e amministrativa”. E ovviamente ad una squadra di circa quindici persone che si occupano delle radio a trecentosessanta gradi: contenuti, parte commerciale, messa in onda, programmazione, siti web, canali social, app e non ultimi gli aspetti tecnici: “In una radio non sono secondari. Per questo – conclude De Pietra – un ringraziamento particolare va a Vincenzo Scutti, responsabile tecnico che sa sempre come far funzionare al meglio la macchina e risolvere problemi”.