Olivi di San Martino: olio molisano tra tradizione e modernità

A San Martino in Pensilis, una realtà cooperativa che da oltre cinquant’anni propone un’eccellenza del territorio e rende perpetuo il dono ricevuto dagli avi: la bellezza di un paesaggio

Oleificio Cooperativo San Martino Bcc Abruzzi E Molise
10 aprile 2018
La Mia Banca | 

Una grande e bella realtà, tanti meriti. La realtà è quella dell’Oleificio Cooperativo di San Martino, che dal 1967 produce eccellente olio extravergine d’oliva a San Martino in Pensilis, in quel Molise dove la collina è “pettinata” grazie a migliaia e migliaia di piante d’ulivo che rendono il paesaggio unico. La cooperativa mette insieme circa trecento soci che coltivano 80 mila piante di ulivo di cui il 65 per cento è della varietà Gentile di Larino, il 25 per cento Leccino, il 2 per cento Salegna (si tratta di piante ultrasecolari), l’8 per cento altre cultivar. Numeri importanti, cui se ne aggiungono altra a descrivere questa bella realtà: le olive conferite in cooperativa sono mediamente circa 13 mila quintali da cui si estraggono circa 1.500 quintali di olio extravergine con caratteristiche di alta qualità, interamente derivato dalle olive conferite da soci che vengono raccolte e molite entro le 24 ore. L’oleificio propone due linee di prodotto: l’olio dop Molise e un olio da selezione delle varie cultivar.

 

Ma questi numeri non dicono tutto. Ci sono meriti che vanno al di là di quantità e qualità. Spiega Giovanni Di Matteo, presidente dell’Oleificio Cooperativo di San Martino: “Dando vita alla cooperativa, si costituì una organizzazione autenticamente agricola ed olivicola, ad oggi, la più longeva presente sul nostro territorio. Una realtà che ha rappresentato e rappresenta uno dei baluardi a difesa della nostra tradizione e cultura contadina. Infatti, al di là della rilevanza economica, del miglioramento del processo di produzione dell’olio e dell’organizzazione della vendita, essa ha svolto una funzione fondamentale: quella di tutelare e salvaguardare il nostro patrimonio storico e paesaggistico, riconoscendo che gli olivi e l’olio sono l’unico comun denominatore tra lo stile di vita dei nostri avi ed il nostro. Il solo, vero ed autentico punto di contatto tra i nostri ascendenti e noi. Mentre tutto intorno cambia, noi produciamo sempre lo stesso olio. Sono – prosegue Di Matteo - i medesimi alberi, la stessa terra che ospita le loro radici, le stesse olive. La loro presenza silenziosa ha assistito al passaggio di borbonici, garibaldini e monarchici, essi hanno percorso il Novecento dal Fascismo alla Repubblica fino ad approdare nel XXI secolo. Hanno resistito alle più dure delle stagioni, ai geli invernali ed alle estati torride e siccitose, sempre da protagonisti delle vicende umane. La proprietà o il solo possesso di alcune piante di olivo potevano determinare la più ricca delle doti e la loro presenza arricchire il più bello dei paesaggi possibili. Oggi le sfide sono altre, ma, le radici sono le stesse. Il nostro grazie – conclude il presidente Di Matteo – anche a Bcc Sangro Teatina che negli anni è stata vicina alla nostra realtà, cooperativa come quella della banca: abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare insieme per lo sviluppo del territorio”.