Mondo Caritas: accanto agli ultimi con dedizione

La nostra banca cammina con convinzione insieme a volontari e operatori impegnati a ridonare speranza a chi l'ha persa, tra pacchi alimentari e microcredito

Don Daniel Ngandu Bcc Abruzzi E Molise
10 aprile 2018
La Mia Banca | 

Fare bene, il bene. Da anni, in Abruzzo e Molise, Bcc Sangro Teatina cammina concretamente accanto al mondo della Caritas, per rinforzare con la professionalità il grande impeto di bene che caratterizza la struttura della Chiesa italiana che sostiene e dà speranza a chi vive nel bisogno. Una collaborazione all'insegna del bene comune, dunque, in un periodo caratterizzato da crescenti difficoltà che attanagliano numerose famiglie, italiane e straniere, del territorio dove è presente la nostra banca. Questo percorso comune rappresenta una tangibile espressione di sussidiarietà: dal basso, persone e comunità rispondono in prima persona a bisogni diffusi. E lo fanno efficacemente, come emerge dai racconti delle Caritas di Atessa, Termoli e Campobasso, con cui Bcc Sangro Teatina collabora sul territorio.

 

Il convento di San Pasquale sorge a tre chilometri da Atessa, lungo la strada che porta a Tornareccio. In questa oasi di pace, ogni settimana il silenzio è rotto dalla preghiera e dai volontari della Caritas della zona pastorale di Atessa: in alcuni locali che si affacciano sul portico hanno realizzato il punto di distribuzione di alimenti per famiglie povere. Gli ormai famosi "pacchi", insomma. Don Daniel Ngandu è l'instancabile animatore di questo centro di carità al servizio di un territorio dove, accanto ad un benessere diffuso per via delle fabbriche della Val di Sangro, ci sono tante famiglie in difficoltà, alla ricerca di sostegno e di vicinanza. Non è un caso, del resto, se oltre ai generi alimentari, la Caritas zonale fornisce un altro, imprescindibile servizio: il centro di ascolto, per provare a capire di più le origini delle difficoltà. "La situazione - dice don Daniel - negli ultimi tempi si è stabilizzata: non è più come all'inizio, quando assistevamo quasi inermi ad un bombardamento di richieste. Resiste comunque un nucleo stabile di famiglie, cui diamo un aiuto continuativo, accanto ad altre saltuarie. Reperire cibo - aggiunge il sacerdote - è l'attività più impegnativa: abbiamo una preziosa convenzione con il Banco Alimentare dell'Abruzzo e, da anni, in Quaresima organizziamo nei negozi di Atessa una Giornata di Solidarietà che coinvolge le associazioni del territorio, grazie alla quale possiamo andare avanti due, tre mesi. Ma ci rendiamo conto che per far bene il bene, è necessaria un'educazione alla carità. Per questo, organizziamo dei momenti di formazione dei nostri volontari, che così riescono a portare avanti ancora meglio il servizio di ascolto, davvero molto prezioso per comprendere in profondità le ragioni del disagio di tante famiglie. In questo modo, contribuiamo anche ad alimentare i dati statistici sulla povertà elaborati a livello nazionale dalla Caritas, che a sua volta li fornisce all'Istat. Ci rendiamo conto - rimarca don Daniel - che il nostro aiuto non è risolutivo di problemi più radicali: sotto questo punto di vista, ci sarebbe bisogno di un impegno concreto delle amministrazioni locali per continuare ciò che noi iniziamo, in particolare in quelle situazioni di povertà assoluta, che riguardano quelle famiglie che non sono in grado di fare assolutamente nulla da sole: non hanno lavoro, non hanno cibo, non hanno soldi per le utenze e le bollette". La Caritas zonale di Atessa in prevalenza dà sostegno a nuclei familiari di Atessa, Tornareccio e Paglieta e, in minima parte, di Bomba e Civitaluparella. Don Daniel snocciola alcune cifre: "Siamo quasi ad un equilibrio tra le famiglie italiane e quelle straniere assistite: su un totale di 128 (pari a 434 persone), 60 sono italiane, il resto straniere. Di queste, 84 le assistiamo in maniera continuativa. Nel 2017 abbiamo distribuito 782 pacchi alimentari, il triplo rispetto ai 247 del 2012, anno in cui abbiamo iniziato questa esperienza sul territorio, ma meno dei 1043, anno più duro della crisi economica". E conclude con due ringraziamenti: "Ai volontari che ogni settimana danno del tempo gratuito, che testimoniano che gli appelli di Papa Francesco di fatto non rimangono inascoltati. E a realtà che ci sostengono generosamente, come la Bcc Sangro Teatina, sin dall'inizio al nostro fianco non solo economicamente ma anche con suggerimenti preziosi, vicinanza e grande attenzione, e il Comune di Atessa, fedele con il suo contributo annuale".

 

In Molise, la nostra banca da anni è coinvolta nell'attività di microcredito portata avanti dalle Caritas diocesane. "Grazie alla collaborazione con Bcc Sangro Teatina, nello specifico la filiale di Bagnoli del Trigno - raccontano don Franco D'Onofrio e Silvano Correra, rispettivamente direttore della Caritas Campobasso-Boiano e responsabile del microcredito - questo servizio funziona davvero. Ed è utilissimo per quanti vogliono rimettersi in moto da un punto di vista lavorativo, pur non avendo i requisiti di "bancabilità" richiesti degli istituti di credito per prestiti. In sostanza, la banca eroga il prestito, che viene rimborsato con un tasso molto basso, e la Caritas fa da garante, accompagnando la persona bisognosa nella definizione del bisogno e del piano di rientro". Una realtà che, da quando è stata intrapresa, ha già dato buoni frutti: dall'inizio del progetto, gennaio 2007, fino al 31 dicembre 2015 sono state effettuate 50 pratiche, per un importo di 760.000,00 euro. Dal rinnovo della convenzione, gennaio 2016, al 31 dicembre 2017 sono state effettuate 40 pratiche per un importo di ulteriori 350.000,00 euro. "Una realtà - concludono - che ha contribuito a ridare speranza a tante persone. Grazie alla Bcc per questa collaborazione preziosa".

 

Paola De Lena è la responsabile dei progetti di microcredito della Caritas di Termoli-Larino. Racconta: "Questa attività è iniziata all'indomani del triste e doloroso terremoto di San Giuliano di Puglia del 2002, quando al Molise arrivarono tantissimi aiuti a pioggia. In quell'occasione, la Caritas pensò di ideare un sistema di sostegno che potesse durare oltre il semplice intervento temporaneo: il microcredito, appunto. L'incontro con Bcc Sangro Teatina, invece, risale al 2011, quando abbiamo incontrato questa banca che condivide i nostri stessi obiettivi e il nostro modo di intendere la speranza e il sostegno operoso a chi ha necessità. L'istituto, infatti, non pensa solo al merito creditizio ma alla persona, e in questi anni ce ne siamo accorti concretamente: ogni qual volta abbiamo interpellato la filiale di Termoli, non abbiamo mai avuto solo semplici risposte, ma un coinvolgimento reale con i problemi e le sfide delle persone interessate ad accedere a questa forma di sostegno per famiglie in difficoltà, che vivono sotto una certa fascia di reddito Istat (900 euro mensili) oppure a nuclei monogenitoriali, con donne sole e anziani. Il tetto massimo erogabile è di 7500 euro, restituibili in massimo cinque anni, con un tasso pari all'1 per cento. Si tratta di un microcredito socioassistenziale, vale a dire destinato a coprire esigenze lavorative ma anche economiche e sociali come possono essere ad esempio improvvise spese mediche. Dal 2011 al 2015 - aggiunge Paola De Lena - sono stati erogati ben 377 mila euro, di cui 256 mila solamente nel 2014, anno culmine della crisi economica". Per quali ragioni le famiglie si rivolgono a voi? "Spesso ci troviamo di fronte a nuclei che gestiscono male il proprio reddito: pur di avere lo smartphone di ultima generazione, Sky o Mediaset Premium, si indebitano oltre le proprie possibilità, e poi quando ci sono spese mediche impreviste o anche le tasse da pagare per l'istruzione universitaria dei figli non sanno come fare. Ciò che in primo luogo facciamo allora è accompagnare queste famiglie verso per una gestione oculata dei loro averi, mettendole di fronte ai fatti. Per questo, se a volte diciamo di non poter intervenire è perché i nostri "no" sono educativi: è un modo anche per aiutare ad avere una coscienza diversa di come si spendono i soldi. Non a caso, grazie a questo lavoro, il tasso di insolvenza per il microcredito è davvero bassissimo, attestandosi intorno al 3 per cento". Oltre al microcredito, la Caritas interviene autonomamente anche in altri modi "spesso sostituendo il servizio pubblico, come nel caso dell'acquisto dei libri di testo: le famiglie che ne hanno diritto, acquistano il materiale a settembre e vengono rimborsate ad aprile dal Comune. Un lasso di tempo che spesso le cartolibrerie non sono disposte ad attendere. E dunque interveniamo noi". Tutto questo con un partner affidabile come Bcc Sangro Teatina: "Il nostro rapporto con la banca va oltre la pura formalità. Abbiamo sempre trovato disponibilità, a prescindere dal direttore: con tutti quelli che si sono avvicendati c'è sempre staro un dialogo costante all'insegna dell'apertura Grazie di cuore".