Miele, frutta e peperone: la terra generosa
Tornareccio, Atessa e Altino sono la patria di prodotti tipici davvero unici: Mimmo D'Alessio ci accompagna alla scoperta di tre comuni belli e buoni. Il video racconto del viaggio
Ad Agnone e Castiglione Messer Marino sul numero scorso de La Mia Banca abbiamo "gustato" piatti forti della tradizione locale: dalla stracciata alla salsiccia passando per le "sagne a lu cutteur", cibi di montagna per buongustai alla ricerca di energia per affrontare le temperature fredde. Il nostro viaggio alla scoperta dei sapori dei territori dove è presente Bcc Sangro Teatina ci fa scendere più a valle, per farci conoscere altre specialità che allietano tavola e palati. Ci accompagna in questo tour Mimmo D'Alessio, tra i più grandi conoscitori di prodotti tipici della nostra regione, nonché accademico della cucina.
Di ritorno da Castiglione, dopo Montazzoli, i primi due comuni che si incontrano sono Tornareccio ed Atessa. Il primo è la "capitale abruzzese del miele", come abbiamo raccontato su un precedente numero del periodico, ma è anche famoso per i suoi latticini: "Per usare un'espressione biblica, questo borgo potrebbe essere definito la città dove scorre il latte e il miele. I latticini sono famosissimi: non c’è mensa importante dove non si trovino le trecce e i nodini di Tornareccio, in forza di una tradizione consolidata, e ancora oggi sono diversi i prodotti caseari che qui vengono realizzati con grande maestria da diversi produttori. E poi dulcis in fundo, Tornareccio è città del miele per antonomasia. Un prodotto che è fonte di vita: pensate che in certe parti del mondo hanno trovato del miele ancora commestibile in alcune tombe romane! È proprio vero: questa bontà non scade mai. Ma soprattutto - aggiunge D'Alessio - il miele è buonissimo, ci aiuta nella vita di tutti i giorni: un cucchiaino di nettare con questo caldo è un toccasana... E poi la gastronomia legata a questo prodotto: non soltanto quella dolce, che sarebbe banale visto che le nostre nonne e i nostri antenati quando non ancora conoscevano lo zucchero usavano il miele per dolcificare, ma una visita a Tornareccio è interessante perché si riescono a scoprire piatti che hanno in questo prodotto un elemento importante, presente nei primi, nei secondi e anche negli antipasti. Per tutto questo, una visita a Tornareccio vale proprio la pena!"
Sette chilometri più a valle, ecco Atessa, dove Bcc Sangro Teatina ha la sua sede centrale. È la città più importante della zona, sia economicamente che culturalmente. "In termini di prodotti tipici - spiega Mimmo D'Alessio - Atessa è difficile da raccontare in poco tempo perché ricchissima di bontà. Qui vogliamo fermarci su una peculiarità: la frutta e la verdura di Atessa. Gli atessani vengono chiamati "mangia ficure", mangiatori di fichi, perché questi frutti qui sono buonissimi e abbondanti, così come sono ottime le pesche che si producono nella zona di Piazzano, richieste in tutta la regione. Per quanto riguarda i fichi, da tempo è in corso una loro riscoperta, anche grazie ad eventi ad hoc che si svolgono d'estate. Le pesche, da parte loro, sono prodotte in questa zona in una qualità dolcissima, una vera chicca da assaporare nei diversi modi, sia fresca, sia a macedonia, sia anche fatta a marmellata. Per quanto riguarda la verdura, non tutti conoscono le rape del fiume Osento che hanno un sapore particolare, ma anche tutti gli ortaggi coltivati nella valle del Sangro. Per questo, la cittadina è un vero e proprio punto di riferimento, anche in virtù di importanti realtà commerciali del settore ortofrutticolo. Venire qui, dunque, significa gustare queste bontà che sono non a chilometro, ma a centimetro zero: prodotti colti e mangiati all'istante".
Continuando il viaggio ideale arriviamo nel cuore della provincia: Altino, la terra del peperone dolce, particolarissimo perché se si pensa all’Abruzzo il pensiero va a quello piccante. "Proviamo ad immaginare la cucina senza il peperone - dice D'Alessio -: quello dolce rosso coltivato ad Altino si presta a tantissimi usi in cucina, dai fritti alla frittata, con il sugo. E il brodetto? Impossibile senza il peperone... È un vero e proprio simbolo, insomma, che dà un gusto particolare a tanti piatti. Ad Altino d'estate si celebra il festival del peperone rosso, ed è un evento molto sentito dagli abitanti che si impegnano in preparazioni davvero uniche. Vale davvero la pena di fare una tappa in questo paese per assaggiare una dolce bontà!"
Guarda il video racconto di Mimmo D'Alessio: