La bella caserma: Carabinieri protagonisti a Bomba
L’edificio ottocentesco ristrutturato dal comandante e dai colleghi. Il luogotenente Gianlorenzo: “Fieri di poter lasciare al territorio un luogo più elegante e accogliente”
Il luogotenente Vito Gianlorenzo, comandante della stazione dei carabinieri di Bomba, ha il volto rassicurante: quel volto di chi lavora per il bene di tutti con passione e dedizione, senza lamentarsi, guardando il positivo. È il volto di chi ama il suo lavoro. È il volto di chi ama il suo Paese e, quindi, la sua pubblica amministrazione. È il volto di chi non si accontenta: un ufficio pubblico come una stazione dei carabinieri non deve essere solo efficiente ed efficace. Deve essere, necessariamente, accogliente. Deve essere, dunque, bello.
Fu così che… “Fu così che – racconta il luogotenente –qualche anno fa, insieme agli allora colleghi della stazione, decidemmo di prendere pale, picconi e cazzuole, e iniziammo noi stessi a ristrutturare il pian terreno della caserma, quello che attualmente accoglie il pubblico, un tempo inutilizzato visto che gli uffici erano tutti al primo piano”.
La struttura è ospitata in un immobile storico dell’Ottocento, che prima dei carabinieri ha ospitato la pretura e la scuola del paese. Dunque, un edificio che aveva ed ha ancora molto da dire da un punto di vista architettonico.
Un lavoro sicuramente duro, quello portato avanti con tenacia e passione dai carabinieri: “Esattamente, perché si è trattato soprattutto di far emergere il muro a pietra sotto l’intonaco. Noi abbiamo messo la manovalanza nel tempo libero, poi personale qualificato ha terminato il lavoro nelle parti più delicate, come le fughe. Nello specifico, abbiamo portato via tutto l’intonaco fino all’altezza di un metro e ottanta, abbiamo posizionato il parquet, abbiamo pittato, abbiamo sverniciato e riverniciato le porte che erano antiche, facendo riemergere tutta la bellezza naturale”. I lavori sono durati circa due anni e, dal 2013, la caserma di Bomba è un caldo gioiellino dove la pietra, il legno, le volte a crociera e il bianco dell’intonaco rimasto danno quasi l’idea di un hotel di charme.
Ma perché l’avete fatto, comandante? “Perché la bellezza si deve vedere, deve essere portata alla luce. Ovviamente, lo abbiamo fatto per noi che ci viviamo e lavoriamo, ma siamo orgogliosi di poter lasciare all’intera comunità di Bomba e del territorio una caserma ancora più bella, di cui andare fieri”. Conclude il comandante: “La fatica è stata tanta ma ne è valsa la pena: ciò che è sotto gli occhi di tutti, oggi, dice che ogni sforzo è stato ampiamente ripagato”.
A Bomba, ci sono persone e cose che testimoniano che si può davvero amare ciò che si fa, senza cadere nella logica senza sbocchi della lamentela ad ogni costo.
Il video racconto di questa esperienza: