Il miele nella Bibbia: parola e api nel libro di don Gianni
Il sacerdote di Tornareccio ha dato alle stampe un volume interessante che ripercorre il legame tra apicoltura e scritture: un grande successo già alla terza ristampa. La video intervista
La vita e la Parola. La parola scritta e quella detta. Ciò che accade e la riflessione tutt’intorno. È un giovane biblista, don Gianni Carozza: da sempre l’approfondimento delle Scritture è la sua passione, diventata nel tempo occasione di incontro, conoscenza, educazione, crescita e conversione per molti. Sin dai tempi del seminario, e ora che per problemi di salute vive nella sua Tornareccio - dove è nato 42 anni fa - tutto questo gli viene ancora più facile: la natura, i genitori, gli amici, le campane del vicino Santuario diocesano della Madonna del Carmine dove la sua fede è cresciuta e si è fortificata, rendono il rapporto con Dio e la bibbia ancora più bello, ancora più profondo, ancora più interessante. “Ho sempre amato la lettura e i libri – racconta don Gianni – e gli anni del Seminario Regionale a Chieti, quando la Biblioteca è cresciuta anche grazie al sostegno della Bcc Sangro Teatina, cui va il mio ringraziamento profondo, sono stati decisivi in questo”.
Oggi, tra una lezione all’Istituto Teologico Abruzzese-Molisano di Chieti e all’Istituto Superiore di Scienze Religiose “G. Toniolo” di Pescara, un articolo, un intervento, una riflessione sulle letture, un post sui social il sacerdote trova il tempo anche per scriverne, di libri. Il suo ultimo lavoro “La parola è più dolce del miele”, edito da Messaggero di Padova, è diventato un best seller. Racconta don Gianni: “Il volume nasce dal mio desiderio di raccogliere quei testi biblici, soprattutto dell’Antico Testamento, che parlano del miele e delle api nella Scrittura. E ne è venuto fuori un lavoro interessante, da cui emerge che l’ape, insieme alla formica, è un insetto molto laborioso, di cui si servono re e regine grazie al miele e ai prodotti cosmetici. Il riferimento più affascinante, poi, è quello relativo alla Terra Promessa, dove scorre latte e miele: il primo è alimento che serve per vivere, il secondo è ciò che Dio da come un di più”. Ovviamente, gli spunti non finiscono qui: “La Chiesa stessa – dice il sacerdote - è un alveare, dove ognuno ha il suo compito: c’è la regina e ci sono le api operaie... L’alveare è poi un riferimento per tanti Padri della Chiesa, compreso Ambrogio, considerato il protettore dell’apicoltori. E che dire della Torah, laddove si dice che i bambini venivano educati a scrivere su tavolette imbevute di miele, a significare che la Parola è dolce. Insomma, i riferimenti sono proprio tanti, e questo volume ne è un piccolo compendio”.
Perché questo libro? “È un omaggio alla mia Tornareccio, indiscussa capitale abruzzese del miele: proprio qui, qualche anno fa, fui invitato alla rassegna di fine settembre Tornareccio Regina di Miele, e in quell’occasione programmammo una conferenza sul tema delle api e del miele nelle Scritture. Il volume, dunque, è uno sviluppo del testo scritto in quell’occasione alla quale parteciparono tantissime persone, anche da fuori regione”. Don Gianni, per chi questo libro? “L’ho scritto per gli abitanti del mio paese e per gli apicoltori che conosco da sempre. Ma subito, il testo ha riscosso un enorme successo ed ora è alla terza ristampa: spero che apicoltori e amici di tutta Italia possano godere di questo piccolo contributo di conoscenza”.
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