Il credito che verrà: interpreti del territorio perché da sempre vicini alle persone

CORONAVIRUS: IDEE PER IL DOPO - Presente e futuro nell’analisi di Giorgio Fracalossi, presidente del gruppo Cassa Centrale

Giorgio Fracalosssi Casssa Centrale Bcc Abruzzi E Molise
10 aprile 2020
La Mia Banca | 

Come hanno affrontato l’emergenza le banche del Gruppo Cassa Centrale?

Il nostro approccio è improntato a mettere le persone al centro nel nostro operare. Anche in questa fase di difficoltà ci siamo subito dati da fare per organizzare in tempi rapidi una risposta all’emergenza che tutti, all’improvviso, ci siamo trovati ad affrontare. In primo luogo, abbiamo voluto tutelare la salute dei nostri clienti in filiale, adottando le misure organizzative e i presidi sanitari imposti dal governo garantendo, in linea con le disposizioni, la continuità operativa dei nostri servizi e la sicurezza dei nostri collaboratori, anche attraverso un tempestivo ricorso allo smart working. Abbiamo messo in campo anche misure di sostegno concrete e subito disponibili. Mi riferisco ad esempio alla possibilità di richiedere la sospensione dei mutui in essere, e alle linee di credito create appositamente per far fronte nell’immediato ai problemi che deriveranno da questo periodo di lockdown. Mi preme sottolineare come i plafond dedicati e le condizioni agevolate, si siano da subito affiancati ad una serie di iniziative, tra donazioni e raccolte fondi, per acquisto di materiale sanitario. Iniziative nate nei territori, da bisogni specifici. Una pluralità di interventi che si sono susseguiti sin dal primo giorno, e che manifestano in maniera evidente quale sia il valore fondante della cooperazione di credito per il territorio.

 

Quale domani immagina per il credito in generale?

Stiamo vivendo un momento che cambierà tantissime cose, non solo in Italia. Gli equilibri da rivalutare riguarderanno tutto il mondo. La storia ci insegna che ad ogni crisi segue un periodo di ricostruzione, una ricostruzione che dovrà partire dagli Stati, e che di riflesso interesserà anche il nostro settore. Il mondo dopo il virus non sarà lo stesso, e nessuno ci può dire sin da ora come affronteremo la situazione. Certo è che un evento come questo avrà un impatto molto forte sul cuore pulsante della nostra nazione, sulle famiglie, sulle comunità. A tutti serve il coraggio di voler affrontare il futuro con lo stesso fervore e la stessa convinzione con cui stiamo affrontando oggi l’emergenza: in prima linea.

 

Sfide e proposte concrete per ripartire?

Per rispondere a queste sfide, è fondamentale la collaborazione di tutti gli attori del sistema Paese. Gli stanziamenti promossi dal governo devono affluire rapidamente alle imprese, e le forme di sostegno alle famiglie in difficoltà si devono dispiegare con efficacia, con la massima attenzione al rispetto delle procedure, ma evitando appesantimenti burocratici che generano maggiori costi e ritardi. Per quanto riguarda nello specifico il settore bancario, come Gruppo ci impegneremo fortemente nel sostegno dei nostri territori, anche promuovendo i diversi strumenti agevolati che via via saranno messi in campo. Un’altra sfida da raccogliere è quella della diversa fruizione dei servizi bancari, affiancando alla filiale anche gli strumenti a distanza, che molto spesso rappresentano una possibile soluzione per molte operazioni: penso all’internet banking, fruibile anche tramite app, e a tutto il mondo della monetica e degli incassi e pagamenti. Le progettualità del Gruppo erano già indirizzate in questa direzione, e potranno essere ulteriormente sviluppate.