Co.Fidi Chieti: fiducia e conoscenza per un reale accesso al credito
Nelle parole del direttore Fernando Ranalli, la mission di una realtà nata per sostenere le imprese e l’economia del territorio. E che ha trovato in Bcc Sangro Teatina un partner affidabile
Una possibilità reale per accedere al credito, grazie alla conoscenza ma soprattutto alla fiducia. È questa l’esperienza di Co.Fidi Chieti, consorzio che collabora con Bcc Sangro Teatina per sostenere le imprese del territorio. Ne parliamo con il direttore, Fernando Ranalli.
Dottor Ranalli, si presenti.
Sono il direttore della Co.Fidi Chieti soc. coop. a r.l. e dal 1987 svolgo questa mansione, che consiste nel capire quali sono le esigenze, le difficoltà e le possibilità di un’impresa che necessita di accesso al credito. Inoltre, nell’effettuare la valutazione, oltre ai documenti, do estrema importanza al colloquio preliminare che ho con le persone che rappresentano l’impresa.
Che cos’è Co.Fidi Chieti e di cosa si occupa?
È un confidi regolamentato dalle attuali normative di legge relative a queste organizzazioni che prestano garanzie alle banche a favore di imprese e soggetti iscritti in albi professionali. Noi operiamo in ambito regionale, di fatto oltre il 90 per cento della nostra base associativa opera nella provincia di Chieti. Credo sia importante segnalare la funzione di consulenza finanziaria che svolgiamo gratuitamente nei confronti delle imprese: il fine ultimo è di individuare le opportunità per gli investimenti, le possibilità ed il riordino o rimodulazione dei debiti bancari, particolarmente richiesti in questo periodo.
Un po’ di numeri sulla vostra attività: clienti, fidi accordati ecc.
Al momento contiamo oltre mille soci iscritti, dall’inizio dell’operatività sono stati erogati circa 110 milioni di euro di finanziamenti. Abbiamo sempre privilegiato di operare con istituti di credito a carattere locale, ma a seguito delle incorporazioni o delle note vicende che hanno riguardato il sistema delle casse di risparmio, oggi le uniche banche di carattere locale rimaste sono le Bcc. Un po’ per caso, ma non a caso la convenzione con la Bcc Sangro Teatina è stata stipulata il 26 aprile 2018 e prevede anche l’utilizzo dei fondi della legge 108/96 meglio conosciuta come “legge antiusura”.
Accesso al credito: quali gli ostacoli, quali i criteri di ammissibilità, quali le opportunità?
L’ostacolo da superare, perfettamente comprensibile, è la disponibilità della banca ad erogare il finanziamento ad imprese che, pur essendo nostre iscritte da tempo, sono totalmente sconosciute alla Bcc. In questi casi spesso, se si considerano solo i dati numerici, è praticamente impossibile accedere a crediti bancari, quindi il nostro dovere è innalzare la soglia delle percentuali delle garanzie prestate e, soprattutto, rappresentare la serietà dell’impresa o, meglio, delle persone che la compongono, anche di fronte a dati numerici spesso insufficienti. In altri termini, l’accesso al credito nasce da una fiducia nei confronti dell’impresa che noi, come Co.Fidi, contribuiamo ad accrescere.
In generale, come se la passano le aziende abruzzesi? Quali le difficoltà? E quali le risorse su cui puntare?
In questo momento gravato dall’emergenza covid-19 le aziende abruzzesi che non appartengono alla filiera alimentare o sanitaria sono tutte in forte difficoltà. Oltre a ciò, lo stress maggiore per gli imprenditori è generato dalla preoccupazione sul futuro prossimo perché non sanno quando, come e con quali risorse potranno riaprire le loro attività. Poi ovviamente ci sono le esigenze differenti delle singole aziende, ad esempio uno stabilimento balneare ha necessità diverse rispetto ad un centro estetico o un negozio di abbigliamento. Poi, riguardo alle risorse su cui puntare, anche qui bisogna verificare caso per caso in base soprattutto alle diverse esigenze delle singole aziende. In questo momento, la stragrande maggioranza delle imprese sono ancora chiuse, pertanto la loro inattività crea notevoli problemi soprattutto per sostenere i costi non “coperti” dai vari decreti. In sintesi, i debiti bancari è possibile sospenderli, i dipendenti è possibile metterli in cassa integrazione, ma i costi relativi agli affitti dei locali in cui si opera, le fatture da pagare per utenze e fornitori e ultimo, ma non ultimo il sostentamento stesso dei nuclei familiari che vivono grazie alle proprie attività, soprattutto dei settori del commercio e del piccolo artigianato, non hanno alcuna tutela e sono pertanto totalmente abbandonati a se stessi.
Com’è il rapporto con Bcc Sangro Teatina? Come intendete continuare a lavorare insieme?
Il rapporto con la Bcc Sangro Teatina è ottimo. Inoltre in questa fase emergenziale abbiamo in brevissimo tempo raggiunto un accordo per cercare di dare, nel nostro piccolo, un aiuto concreto per poter finanziare la liquidità alle imprese.
Avete ideato uno strumento finanziario ad hoc per la crisi: di che si tratta?
Si, abbiamo perfezionato un accordo per offrire liquidità alle imprese attraverso la concessione di finanziamenti della durata massima di sessanta mesi con sei mesi di preammortamento modulabili. Utilizzando le risorse che abbiamo a disposizione possiamo concedere finanziamenti da noi garantiti al 95 per cento per liquidita e per sostenere le spese di gestione con un’istruttoria rapida e con costi operativi calmierati.