Bcc, la parola d’ordine è solidità: numeri che parlano

Dall’assemblea ordinaria dei soci via libera al consuntivo 2017 e alle nuove cariche sociali per il triennio 2018-2021. Il direttore Di Marco: "Orgogliosi del nostro ruolo accanto alla gente"

Assemblea Soci 2018 Bcc Abruzzi E Molise
10 dicembre 2018
La Mia Banca | 

Dopo vent’anni, Pier Giorgio Di Giacomo lascia la presidenza di Bcc Sangro Teatina. Vent’anni straordinari, fatti di sviluppo e consolidamento patrimoniale, di ampliamento delle filiali sul territorio, di crescita della fiducia di soci e clienti, ma anche di strenua difesa dell’indipendenza e dell’autonomia di quella che, ad oggi, rimane una delle poche banche realmente del territorio in Abruzzo e Molise, dopo anni di desertificazione dell’intero sistema creditizio nelle due regioni. E Vincenzo Pachioli, il successore di Di Giacomo eletto domenica 6 maggio dall’assemblea dei soci che si è svolta nella splendida cornice dell’auditorium Italia ad Atessa, già presidente del consiglio sindacale negli ultimi anni, raccoglie il testimone con un impegno chiaro: dare continuità all’eccellente lavoro svolto negli anni.

 

Un lavoro certificato dai numeri del bilancio consuntivo 2017, approvato dall’assemblea e presentato da Fabrizio Di Marco, direttore generale di Bcc Sangro Teatina insieme a Antonio Simone, responsabile area amministrativa: la più antica banca di credito cooperativo di Abruzzo e Molise, che il 3 maggio ha compiuto i 115 anni di età, può vantare il CET1 Ratio, che rappresenta il parametro di riferimento per la solidità, pari al 15,17 per cento, nettamente al di sopra dei limiti minimi fissati dalla Banca d’Italia (8,57 per cento) e della media espressa dal sistema bancario (12,5 per cento). Il patrimonio è di circa 30 milioni, il margine di intermediazione è cresciuto del 2,2 per cento, mentre in media per le Bcc c’è stato un calo del 2,5 per cento. Le spese del personale e quelle amministrative sono diminuite rispettivamente del 2,1 e del 2,5 per cento. Anche quest'anno, sacrificando il risultato d'esercizio, con la prudenza che contraddistingue la banca, la copertura delle partite anomale si è attestata al 50,11 per cento, mentre la media per le banche medio piccole è del 47,5 per cento. La raccolta totale ha raggiunto i 357 milioni, mentre gli impieghi si sono attestati a 218 milioni. In questo ultimo decennio di crisi, la raccolta complessiva è aumentata da 236 milioni a 357 milioni: un più 51,27 per cento (attestazione concreta della fiducia); gli impeghi da 148 milioni a 218 milioni, più 47,29 per cento, che significano sostegno concreto all’economia del territorio abruzzese e molisano di competenza. L’anno scorso, inoltre, sono stati 221 mila gli euro concessi ad associazioni, enti e iniziative di carattere culturale, sociale e ricreativo. L’utile si è attestato a 60 mila euro, mentre i soci sono 4.162.

 

Il consiglio di amministrazione per il triennio 2018-2021 sarà composto da Vincenzo Pachioli, Nicola Apilongo, Danilo Di Paolo, Vincenzo Cinalli, Alredo Iovacchini, Ida Campanella, Franco Di Nucci, Maria Santini, Alfonso Tambanella, Carmine De Luca, Rocco Junior Flacco. Il collegio sindacale sarà composto da Gabriele Bascelli (presidente), sindaci effettivi Remo Bello e Antonio Zinni, sindaci supplenti Elita Di Croce e Franco Ricciuti. Collegio dei Probiviri, infine: Ermanno Alfonsi (presidente), membri effettivi Luigi Silveri e Angelina Zeffiro, membri supplenti Luigi Cuonzo e Anna Rosa Macatiello.

 

“In questi anni – ha detto Pier Giorgio Di Giacomo – ho svolto il lavoro di presidente con onestà, impegno e indipendenza intellettuale. Anche se nell’operare quotidiano avrò sicuramente fatto errori, li ho fatti sempre nella convinzione di aver preso le decisioni ritenute utili per la banca e i suoi soci. Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto: da parte mia c’è la consapevolezza di aver dedicato parte della mia vita ad un’attività utile per la nostra comunità. Esprimo al prossimo consiglio e al prossimo presidente l’augurio di continuare a lavorare con professionalità, serietà e spirito collaborativo”.

 

Da parte sua, Vincenzo Pachioli, neo presidente di Bcc Sangro Teatina, ha affermato che “la nostra banca ha avuto, ha e avrà un ruolo importante per lo sviluppo, la crescita economica e sociale delle nostre comunità. È un’istituzione da difendere, da accrescere e conservare nel superiore interesse di tutti, i soci, i clienti, i dipendenti, i collaboratori, le famiglie le imprese. Il gruppo che si è proposto alla gestione della società per il prossimo triennio è consapevole delle condizioni in cui le banche, e quindi anche la nostra, si trovano ad operare, le difficoltà, la crisi che non si riesce a mettere alle spalle, il mercato che è notevolmente mutato e non da ultimo le regole, sempre più stringenti a cui è sottoposta l’attività bancaria, sia di emanazione comunitaria che nazionale. Fino ad oggi nella gestione l’attenzione è stata posta nella messa in sicurezza la banca, che ha indici patrimoniali di solidità di tutto rispetto e indici di copertura del credito deteriorato importanti, sicuramente bisogna recuperare redditività che nelle attuali condizioni non potrà avvenire sul margine di interesse ma aumentando i ricavi da servizi”.