Altino: borgo diffuso che affianca gusto e ambiente

Arroccato attorno alla chiesa di Santa Maria del Popolo, il centro storico è un affascinante dedalo di stradine, scalinate e piazzette. Nelle contrade, architettura rurale e antichi trappeti. A valle, attività commerciali e natura vivono in simbiosi

Altino Bcc Abruzzi E Molise
10 dicembre 2019
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Dopo Atessa, il nostro viaggio alla scoperta dei borghi dove è presente la Bcc Sangro Teatina prosegue ad Altino. Ci troviamo in un vero e proprio “borgo diffuso”: vive laboriosamente nell’affascinante centro storico e nella dinamica zona valliva Selva, ma anche in numerosissimi insediamenti rurali dove sopravvivono significativi esempi di architettura rurale che parlano di una sapienza e una cultura antica. Elementi che si fondono e si mettono in mostra nel suo prodotto più rappresentativo – il peperone dolce – e nel festival estivo che ne esalta gusto, storia e fantasia.

 

Dei 3100 abitanti, solo una piccola parte vive nel centro storico che sorge a 345 metri su una rupe calcarea, che sembra sorvegliare il territorio dove il Sangro e l’Aventino diventano un unico fiume. Anche per questo, una passeggiata fino alla maestosa Santa Maria del Popolo rimane soprattutto un’esperienza di silenzio, interrotta solamente da qualche voce remota, qualche trattore che lavora nelle campagne nei dintorni, se non addirittura dai lontani rumori che arrivano direttamente dalla valle.

 

La chiesa parrocchiale, con il suo impianto basilicale a tre navate e le sue decorazioni barocche, è stata ricostruita in epoca rinascimentale su un precedente edificio attestato già nel XIV secolo. Tutt’intorno, stradine, scalinate e piazzette dal sapore medievale, e abitazioni dove sono stati recentemente ricavati locali e bed & breakfast accoglienti. Proprio in questa ambientazione si svolge a fine agosto il Festival del Peperone dolce di Altino e il Palio delle Contrade: evento enogastronomico che richiama migliaia di persone da ogni dove.

 

Abbandonato il perimetro del centro storico, due piccole chiese meritano una visita: San Rocco, con la sua forma a croce greca, e soprattutto la piccola Santa Maria delle Grazie, nei pressi del cimitero, lungo la strada che conduce verso Selva di Altino. Quest’ultima conserva al suo interno uno splendido quadro dalla storia ancora misteriosa: la Vergine del Rosario. Colpiscono immediatamente la collocazione nel soffitto sopra l’altare, e la bellezza delle forme e dei volti della Madonna, San Domenico di Guzman, Santa Caterina da Siena e Santa Rosa da Lima. Secondo una recente ricostruzione a cura dello storico dell’arte Luigi Cicchitti, l’opera, di autore ignoto e databile tra la fine del Seicento e l’inizio del secolo successivo, sarebbe stata lì collocata al posto di un’altra trafugata, risalente probabilmente al XIV secolo.

 

Il resto di Altino è dinamismo, vita rurale, natura. Dinamica è Selva di Altino, con le sue numerose attività commerciali, imprenditoriali e ricettive, e dove è presente la filiale della Bcc. Bella è la vita rurale delle contrade, dove resistono masserie, aie, casine, pagliare e fondaci. E trappeti, molti dei quali nei pressi di oliveti con piante monumentali, specie in contrada Sant’Angelo: la campagna altinese è un libro aperto con la storia del frantoio, dall’Ottocento ai giorni nostri. La natura, infine, con le acque di due fiumi che si uniscono, le zone umide, i boschi e molto altro per il visitatore che vuole lasciarsi coccolare da un territorio unico e ospitale.

 

 

Il Museo del Peperone dolce di Altino

Dedicato al peperone “a cocce capammonte”, perché il frutto è rivolto verso l’alto, il museo permette una conoscenza approfondita di un prodotto recentemente riconosciuto come Presidio Slow Food. Nei vari ambienti, il visitatore si lascerà conquistare da oggetti d’epoca, pannelli didattici e video.

Dove: largo del Palazzo n. 1c (centro storico)

Orari: tutti i giorni su prenotazione

Contatti: 327 9004233

Web: www.peperonedolcedialtino.it

 

Riserva Naturale Regionale Lago di Serranella

Alla confluenza tra i fiumi Aventino e Sangro, un’oasi privilegiata per la sosta dell’avifauna migratrice lungo la rotta adriatica. Gestito dal Wwf, il centro visite organizza visite guidate alle aree faunistiche delle testuggini e delle anatre, all’orto botanico, al giardino di Pomona, e interessanti percorsi a piedi sui vari sentieri attrezzati della riserva.

Dove: Centro Visite in località Brecciaio nel comune di S. Eusanio del Sangro

Orari: lunedì, mercoledì e venerdì 9-13, altri giorni a seconda di iniziative ed eventi

Contatti: 0872 99281

Web: http://www.wwf.it/oasi/abruzzo/lago_di_serranella/