Alla scoperta di Cassa Centrale Banca: efficienza & solidità

Bcc Sangro Teatina ha aderito con convinzione alla capogruppo con sede a Trento. In questa intervista, il presidente Giorgio Fracalossi presenta valori e numeri di una realtà da sempre protagonista nel panorama bancario italiano

Cassa Centrale Bcc Abruzzi Molise Fracalossi
10 dicembre 2017
La Mia Banca | 

Presidente Fracalossi, ci presenti il mondo di Cassa Centrale Banca: quando e perché è nata questa realtà? Quali i suoi numeri oggi? Qual è la filosofia che guida il gruppo?

Cassa Centrale Banca è nata il 28 febbraio 1974. È una “banca per le banche” che si impegna a lavorare per la rete degli istituti soci e dei clienti, condividendone valori, cultura, strategie e sistema organizzativo per rendere sempre più efficiente e competitivo il sistema sul mercato. L’essenza di Cassa Centrale è contribuire allo sviluppo della vita economica e sociale dei territori delle banche clienti, fornendo prodotti finanziari differenziati ed innovativi in grado di rispondere alle esigenze della clientela e far fronte alle sfide del mercato. In questi anni abbiamo realizzato progetti importanti: bancari, informatici, assicurativi, servizi di outsourcing. Sentiamo forte la responsabilità di garantire la continuità e lo sviluppo di questo mondo industriale. Il patrimonio, anche umano di Ccb e del suo network, è un patrimonio di eccellenze che è costato tanto lavoro, impegno e che non dobbiamo e non vogliamo assolutamente disperdere. È un valore!

 

Cosa significa essere parte di questa cordata nel mondo del credito cooperativo? Quali i vantaggi per le Bcc partner?

In tutte le occasioni in cui ho preso la parola sulla riforma del credito cooperativo non mi sono mai stancato di richiamare con forza la centralità di ciascuna Bcc. Il nostro Gruppo Bancario Cooperativo si baserà su un modello organizzativo innovativo capace di coniugare il corretto equilibrio fra le logiche di gruppo e il vantaggio competitivo che deriva dall'essere banca del territorio che conosce come nessun altro la propria clientela. In altre parole, vogliamo far crescere “l’autonomia responsabile” delle Bcc. Così, promuoveremo una pianificazione strategica premiante per le Bcc maggiormente virtuose, garantendo nel contempo linee di indirizzo più stringenti per quelle meno performanti.

 

L'adesione a Cassa Centrale Banca implicherà cambiamenti concreti per la clientela di Bcc Sangro Teatina?

Nei rapporti con i soci e con il territorio non cambierà nulla rispetto ad oggi: Bcc Sangro Teatina continuerà a coltivare direttamente queste relazioni. È un tema importante: soci e clienti delle banche del gruppo continueranno a lavorare con la propria banca, senza accorgersi quasi dell’esistenza di una capogruppo.

 

Perché avete scelto di "scendere in campo" e candidarvi come capogruppo?

Perché abbiamo a cuore il futuro del credito cooperativo! Uno degli obiettivi, forse il più rilevante, che il legislatore ha voluto realizzare con la riforma è proprio quello di promuovere un rafforzamento del settore del credito cooperativo. La sfida principale da raccogliere è di non snaturare il ruolo delle singole Bcc. Il nostro progetto pone al centro le banche di credito cooperativo che devono continuare a svolgere il proprio insostituibile ruolo di banche di comunità pur collocate all’interno di un solido gruppo che ne promuova la redditività, l’efficienza e la crescita sul territorio e consenta di affrontare un mercato in evoluzione sempre più competitivo.

 

Quante, ad oggi, le adesioni? Quale obiettivo vi siete dati, anche in termini di aumento di capitale? Speravate in questi risultati?

Al nostro fianco ci sono 101 Bcc, Casse Rurali e Raiffeisen che hanno visto nel nostro progetto qualcosa di innovativo per il credito cooperativo, aderendo in maniera convinta all’operazione di aumento di capitale sociale, e assicurando una quota cash di 700 milioni di euro (per la precisione 697.701.000). Sommando a queste risorse il patrimonio netto attuale di Cassa Centrale Banca ed i valori derivanti dal conferimento delle società strumentali all’attività del gruppo, il patrimonio netto si colloca ben al di sopra della soglia del miliardo di euro, con un buffer di circa 100 milioni di euro. Forte di una struttura operativa che ad oggi conta circa 11.100 collaboratori e 1.570 filiali, il Gruppo Bancario Cooperativo si collocherà all’ottavo posto fra i gruppi bancari italiani con 47 miliardi di impieghi e un totale attivo di 77,1 miliardi. Da un punto di vista patrimoniale, il Gruppo presenterà numeri di tutto rispetto, risultando il più solido a livello nazionale con un patrimonio netto di 6,9 miliardi di Euro ed un CET 1 Ratio del 17,20 per cento.

 

Lo slogan del gruppo è "Il nuovo noi": com'è nato e che messaggio veicola?

Semplicemente vogliamo credere nelle molteplicità, puntare sulle specificità, aggregare le differenze. Pensiamo che ogni parte sia fonte di ricchezza per il centro e le sue periferie. Ciascuno di noi ha una storia e dei valori. Siamo "noi" appunto. Ma siamo capaci e vogliamo evolvere. Oggi, siamo un Gruppo in movimento, profondamente impegnato a costruire un nuovo grande credito cooperativo.

 

Cosa c'è nel futuro di Cassa Centrale Banca?

D’istinto mi viene da risponderle che c’è tanto lavoro. La sfida che ci attende nell’immediato è di riuscire ad evolvere in Gruppo costruito sulla base di un quadro di regole comuni e condivise per garantire la stabilità e prevenire situazioni di crisi. La conoscenza del socio, del cliente e dell’economia locale sono fattori determinanti che generano un vantaggio competitivo e consentono di contribuire in modo rilevante allo sviluppo dei territori. Siamo alla ricerca di un equilibrio fra i valori fondanti della cooperazione di credito e le logiche del mercato dei capitali, fra le prerogative tipiche di un gruppo bancario e la salvaguardia dell’autonomia controllata delle singole Bcc. Abbiamo aperto oltre venti tavoli di lavoro per affinare regole condivise nel settori.

 

Presidente, qual è il suo personale rapporto con l'Abruzzo e con le Bcc abruzzesi? Cosa questi istituti possono dare allo sviluppo del territorio e del movimento cooperativo nazionale?

Per ora conosco l’Abruzzo solo come turista che ha apprezzato i vostri punti di forza. Le banche abruzzesi possono dare molto. Negli anni si è sviluppata una forte affinità culturale basata sull’efficienza. Il fare parte di un Gruppo solido ed efficiente faciliterà tutto questo. Un contributo determinante in questa direzione viene dal lavoro quotidiano della squadra di collaboratori delle Bcc abruzzesi: donne e uomini motivati e capaci. Sono certo che insieme sapremo promuovere e sostenere un piano di crescita e di sviluppo dell’intero territorio abruzzese.

 

Quale messaggio, infine, vuole mandare rispettivamente alla governance di Bcc Sangro Teatina, ai soci, ai clienti e al territorio di competenza?

I nostri rapporti sono solidi. Da anni Bcc Sangro Teatina intrattiene eccellenti relazioni per i servizi informatici. Anni in cui abbiamo avuto ampia dimostrazione di efficienza, serietà e grandi capacità. Al presidente Pier Giorgio Di Giacomo che incontro spesso a Roma al Consiglio Nazionale di Federcasse, al direttore Fabrizio Di Marco che conosce piuttosto bene Trento per i numerosi incontri in Ibt, all’intero cda prometto di arrivare quanto prima per un incontro di lavoro. Insieme faremo bene, non ho alcun dubbio. Guardo con fiducia ed entusiasmo al futuro. Sono certo che insieme a Bcc Sangro Teatina potremo essere sempre più protagonisti del rilancio economico dell’intero Paese. Lo dobbiamo prima di tutto alle future generazioni. Il legame di reciproca fiducia e la determinata volontà di condivisione che ci accomunano sono uno straordinario punto di forza.