Una banca testarda: una passione invincibile per persone e territorio

L’analisi del direttore generale Fabrizio Di Marco: “Nonostante tanti ostacoli, noi andiamo avanti con l’insegnamento di Don Epimenio, fatto di servizio alla comunità. Si conclude un anno intenso, se ne apre uno ricco di sfide”

Fabrizio Di Marco 4 Bcc Abruzzi E Molise
10 dicembre 2020
La Mia Banca | 

È una banca testarda, Bcc Sangro Teatina. Testarda come le persone che vivono e lavorano nel suo territorio, e come le persone che compongono la “grande famiglia Bcc”. È una banca che va sempre avanti per la sua strada fatta di passione per la sua gente. Perché, come hanno spiegato su questo numero i ragazzi destinatari del Premio allo Studio, “La miglior difesa non è l’attacco ma l’attaccamento al territorio. Il nostro.”. Ne è convinto il direttore generale, Fabrizio Di Marco, che spiega: “Sono numerosi gli ostacoli da superare, fatti di vincoli previsti dalla normativa sovranazionale che provano a snaturare il nostro essere banca del territorio. Ma noi non ci stiamo: per noi le persone contano, le famiglie contano, le imprese contano, la nostra gente conta. Sono sempre state il centro del nostro operato, dai tempi di don Epimenio. E niente e nessuno ci farà cambiare idea”. È proprio quanto emerso anche e soprattutto in questo anno così duramente segnato dalla pandemia, da cui non siamo ancora usciti.

 

Direttore, come si è mossa e ancora si sta muovendo in questa emergenza Bcc Sangro Teatina?

“In virtù del nostro dna, possiamo dire di aver affrontato efficacemente l’emergenza. In primo luogo, sono state messe in atto tutte le precauzioni per clienti e personale e si è fatto ricorso anche allo smart working. Poi sono stati realizzati interventi importanti, con un impegno di mezzi economici e risorse senza precedenti: da marzo sono stati sospesi 1.100 mutui, per un valore di circa 88 milioni di euro, e lavorate ben 360 pratiche per i nuovi finanziamenti fino ai 25 mila euro, poi diventati 30 mila, per un valore totale di 7 milioni di euro erogati. E sono stati erogati nuovi sostegni alle imprese con la garanzia dello Stato per oltre 20 milioni. Nel frattempo, è stato messo a punto un sistema di prenotazione online molto apprezzato dalla clientela. Come sempre, non abbiamo fatto mancare la nostra vicinanza a nessuno. Il nostro dna, in altri termini, ha avuto la meglio sull’emergenza economica e sociale destata dalla pandemia”.

 

In questo periodo abbiamo assistito anche ad un’evoluzione della banca.

“Sì, è proprio così. Stiamo lavorando per diversificare sempre di più i nostri servizi: non più solo quelli bancari e finanziari, ma anche assicurativi, tecnologici come l’Internet banking, energetici. Per non parlare delle azioni volte a ridurre la burocrazia. Ma, soprattutto, ciò che ci deve caratterizzare può e deve essere la consulenza ai nostri clienti e soci, intesa come capacità di analisi e suggerimento di strategie volte a migliorare il benessere complessivo di famiglie e aziende. Al riguardo, è costante la formazione che stiamo riservando al nostro personale, proprio per venire incontro a queste esigenze. Stiamo anche dando una grande attenzione ai millennials, che intendiamo accompagnare nella loro crescita umana e sociale con servizi ad hoc”.

 

Insomma, il cambiamento non vi spaventa.

“Tutt’altro. La nostra banca dal 1903 ha sempre affrontato e sempre affronterà tutti i cambiamenti imposti dalle circostanze, e anche questa volta lo sta facendo e continuerà a farlo con la giusta attenzione alle imprese del territorio, sempre a partire dai valori che ci contraddistinguono. Ci piace ritornare per l’ennesima volta all’insegnamento di Don Epimenio, che con tanto coraggio, in mezzo a sfide importanti e a condizioni non meno difficili di quelle attuali, si mise al servizio della sua comunità. Sicuramente il covid ci dice che ci aspetta una nuova vita, che servirà tempo e che ognuno deve fare la sua parte e che nessuno deve essere lasciato indietro. Noi, con coraggio e sacrificio, non ci tiriamo indietro”.

 

Quale il suo augurio per queste festività?

“Voglio ringraziare calorosamente il cda, a partire dal presidente Vincenzo Pachioli, il collegio sindacale con il suo presidente Gabriele Bascelli, e l’intera governance, davvero professionale e lungimirante. Insieme, stiamo condividendo le strategie della banca. Il mio grazie va a tutti i collaboratori, realmente determinanti in questo periodo con la loro presenza. Sono tutti molto presi a trovare soluzioni e a rispondere a tutte le esigenze con umanità e professionalità. Oltre ad appartenere solidamente all’azienda, stanno realmente servendo il territorio”.

 

E proprio in questi giorni due importanti figure stanno andando in pensione…

“È così. La mia personale gratitudine va alle due colleghe Concetta Marcucci e Rosanna Tano, due pilastri della nostra grande famiglia, come hanno avuto modo di testimoniare nelle due bellissime interviste rilasciate su questo numero. Insieme abbiamo condiviso progetti da realizzare, traguardi da raggiungere, momenti di entusiasmo, di sconfitte e anche gioie personali e familiari. È stato un lungo e meraviglioso viaggio, durato tanti anni. La loro professionalità, il loro senso del dovere, il loro impegno, la loro determinazione e la costanza che le hanno sempre contraddistinte al lavoro non saranno mai dimenticati. E il mio augurio naturalmente non può mancare a tutti i soci e tutti i clienti: verrà un giorno in cui potremo tutti riabbracciarci per fare festa, come sappiamo farla noi in questo territorio”.