Turismo, bellezza e sicurezza: un settore in ginocchio, ma desideroso di ripartire subito

CORONAVIRUS: IDEE PER IL DOPO - Presente e futuro analizzati da Gianmarco Giovannelli, presidente di Federalberghi Abruzzo

Gianmarco Giovannelli Bcc Abruzzi E Molise
10 aprile 2020
La Mia Banca | 

Dottor Giovannelli, il turismo è stato duramente colpito dalla crisi…

Purtroppo sì. Anzi, potremmo dire che, per quanto riguarda i settori economici che hanno sofferto per l’emergenza e il conseguente lokdown, il turismo è la principale vittima del covid-19. E l’Abruzzo ha risentito fortemente di questa situazione, sia perché il comparto è importante, sia per un’altra ragione: la chiusura delle attività è avvenuta in un periodo dell’anno come la primavera che da sempre vede la nostra regione protagonista a livello nazionale. Una stagione fatta di weekend, ponti e uscite fuori porta che hanno sempre premiato le nostre mete, a portata di mano e in una regione centrale. Per questo, il 2020 va considerato l’anno zero del turismo abruzzese, nella speranza che la stagione estiva – con il turismo balneare e quello verde dei Parchi che contraddistinguono l’Abruzzo - possa essere salvata. Certo, ad oggi permangono molti dubbi operativi, a partire da come comportarsi nelle strutture ricettive sia per evitare nuovi contagi sia in termini di responsabilità sia per quanto riguarda la sicurezza degli operatori, tutti ambiti su cui attendiamo indicazioni chiare e univoche. Noi, in ogni caso, siamo pronti a ripartire, e vogliamo farlo con entusiasmo e passione.

 

Quale futuro per il comparto?

Oggi è difficile fare previsioni, in quanto non siamo ancora usciti del tutto dall’emergenza. Sicuramente il turismo sarà chiamato a modificare alcune dinamiche, specie nel rapporto tra domanda e offerta. In altri termini, noi albergatori dobbiamo essere in grado di intercettare ancora meglio le esigenze della clientela, che oggi si traducono in maggiore sicurezza, ma anche in luoghi di ospitalità capaci di rimanere accoglienti. E i turisti stessi dovranno cambiare mentalità, evitando luoghi accalcati e modificando comportamenti che potrebbero riattivare i contagi. Senza dubbio, il turismo nostrano parlerà sempre di più italiano, e questo per un periodo piuttosto lungo, almeno fino a quando non si riapriranno le frontiere. In ogni caso, sicurezza e bellezza saranno le parole d’ordine che ispireranno il modo di intendere il turismo in futuro.

 

Tre idee concrete per rilanciare il settore.

Ricollegandomi al fatto che il turismo, almeno nel breve periodo sarà prevalentemente italiano, anche in collaborazione con la Regione sarà necessario saper intercettare questo turismo tricolore, in un’ottica di competizione comunicativa con le altre destinazioni. Al riguardo, sarà l’occasione per rilanciare la nostra immagine, ma puntando al medio e lungo periodo, non solo al breve. In secondo luogo, l’azzeramento delle tasse comunali insieme alla tassa di soggiorno, da noi più volte invocato in questo periodo, continua ad essere strategico. Infine, rilanciare la capacità di spesa delle famiglie: buoni vacanza o sconti fiscali vanno in questa direzione, e noi li sosteniamo.

 

Che ruolo possono avere banche di comunità come la Bcc Sangro Teatina?

Ho sempre ritenuto che il mondo delle Bcc sia oggi una sicurezza per avere una concreta opportunità di accesso al credito da parte delle le piccole e medie imprese. Questo perché c’è un legame con il territorio e ci sono chiari ed identificabili interlocutori di riferimento per gli attori produttivi territoriali. L’appello è di mantenere sempre alta questa sensibilità verso le imprese, perché è l’unica chance che abbiamo oggi per risollevare un settore che vivrà di qui a poco un momento drammatico. Questo è un dato certo, come certo è il fatto che il credito cooperativo è l’unico sistema che può realmente sostenere le economie territoriali.