Solidarietà: fare il bene di tutti, da 140 anni
A San Martino in Pensilis dal 1879 è operativa una Società Operaia che si ispira ai principi mutualistici. Il presidente Di Bello: “Oggi come ieri, in prima linea per un domani migliore”. La video intervista
Una rivista letteraria “Il pensiero dei giovani” che annoverava tra gli abbonati anche D’Annunzio e Rapisardi. Doveva essere particolarmente vivace il clima culturale della San Martino in Pensilis della seconda metà dell’Ottocento se poteva vantare una pubblicazione tanto autorevole da attirare l’attenzione del grande poeta toscano.
E proprio in questo clima vedeva la luce centoquaranta anni fa quella che ancora oggi si chiama La Solidarietà Società Operaia di Mutuo Soccorso e Previdenza di San Martino in Pensilis: “L’importante anniversario è stato solennemente festeggiato proprio il 25 marzo scorso” dice Raffaele Di Bello, attuale presidente di un sodalizio che, da allora, non ha mai smesso di operare per il bene del paese. “Sin dal nome – spiega il presidente – si comprende la finalità della società operaia, una forma associativa che andò diffondendosi rapidamente in quegli anni e che di fatto anticipò la nascita del movimento sindacale: sostenere gli operai e la fascia povera della popolazione con iniziative sociali, previdenziali, assistenziali ed educative. Azioni – aggiunge – che possono essere riassunte in una parola: solidarietà”.
Fu un’alleanza intelligente tra operai e contadini e la migliore borghesia illuminata del paese che capì che dopo l’unità d’Italia o si facevano tutti gli italiani o questa idea rimaneva solo tale. Mossa da questo impeto ideale, la Società ha attraversato indenne tutti gli avvenimenti politici e sociali del Novecento, senza mai rinnegare le proprie convinzioni e la propria identità e continuando nella sua opera di sostegno fattivo alle esigenze popolari. Un lungo viaggio, nel corso del quale sono stati numerosi i personaggi che hanno animato il sodalizio. Tra questi, “impossibile non ricordare il professor Michele Mancini, a lungo anche sindaco di San Martino in Pensilis, purtroppo scomparso negli anni scorsi. Alla sua passione e alla sua dedizione si devono tante iniziative ma anche scritti, convegni e pubblicazioni meritori sulla Società, il paese e la sua cultura”.
Un viaggio giunto ai nostri giorni: “Oggi – continua il presidente Di Bello – la Società Operaia si regge su uno statuto rinnovato nel 2010, che ha aggiornato quelli precedenti per rendere la nostra realtà più al passo con i tempi. Sono circa trecento i soci, e numerose le iniziative che realizziamo nel corso dell’anno. Si tratta – aggiunge – prevalentemente, ma non solo, di eventi che hanno lo scopo di studiare e rievocare le tradizioni e la cultura del nostro paese. Proprio per questo, ci conforta molto che numerosi soci sono giovani, perché a loro appartiene il futuro di San Martino in Pensilis: e senza storia e tradizioni, non c’è neanche il domani. Queste iniziative sono svolte in collaborazione con le altre realtà del paese, in un’ottica di sinergia che da sempre ci sostiene”. Una sinergia che inevitabilmente si incrocia con un altro protagonista del territorio: Bcc Sangro Teatina. “Alla banca – conclude Di Bello – va il nostro grazie per la vicinanza, il sostegno e la condivisione degli ideali di mutualità che da sempre ci caratterizzano. Insieme, si costruisce un futuro più solidale per tutti”.
Guarda l'intervista al presidente Di Bello: