Piezaroth: il digitale diventa arte in salsa abruzzese

Pietro Colantonio scrive, crea, inventa, gioca e fa giocare: tutto tra pixel, computer e grafica. Con una gratitudine per la sua terra, diventata un originale “marchio di fabbrica”

Pietro Colantonio Piezaroth Bcc Abruzzi E Molise
10 dicembre 2019
La Mia Banca | 

Pietro, di cosa ti occupi? Dove lavori?

Mi occupo di arte digitale in generale. Per anni mi sono definito un digital artist e un creativo. Di recente ho iniziato a presentarmi come creative director, visto che la mia attività principale è dare forma visibile all’immaginazione mia e dei miei clienti. Nel caso dei videogiochi - una delle mie più grandi passioni, fin da bambino - il termine più appropriato è game designer. In breve: animazioni, video, illustrazioni, videogiochi, fumetti, grafica 3D, videomapping, fin dal liceo mi diverto a giocare con tutte le forme d’arte che posso generare al computer e mi permettono di raccontare qualcosa. Sono nato a Chieti e sono tornato a viverci dopo la laurea specialistica.

 

Il tuo nome d’arte come nasce?

“Piezaroth” è nato quando ero bambino: mentre scherzavo con degli amici venne fuori un gioco di parole che fondeva il mio nome e quello di un famoso personaggio dei videogiochi degli Anni ’90. Quel nome mi è rimasto attaccato fin da allora.

 

Come è nata questa tua passione?

Sono appassionato del mondo della fantasia e del gaming da sempre. Non ho mai immaginato me stesso fare un lavoro diverso da quello del creativo. Io gioco con il mio lavoro, mi diverto e cerco di far divertire gli altri, tutto questo per me è essenziale. Il mio motto è “Imagination is more important than knowledge” anche se in realtà immaginazione e conoscenza vanno a braccetto.

 

Qual è stata la tua formazione? C’è stato qualche insegnante che è stato particolarmente decisivo per la tua crescita?

Finito il Liceo scientifico Masci di Chieti ho iniziato ufficialmente gli studi artistici. Mi sono laureato con il massimo dei voti all’Accademia di Belle Arti di Brera, in particolare all’indirizzo Nuove Tecnologie per l’Arte. In realtà la maggior parte delle cose le ho approfondite da autodidatta in gruppi di studio extra-universitari e grazie all’associazione culturale MenteZero, gruppo di volenterosi studenti guidati dal professor Carlo Gioventù, con cui passavo intere settimane in full immersion a realizzare progetti artistici tra Milano e Macerata, anche durante le vacanze estive. Proprio all’Accademia di Belle Arti di Macerata ho proseguito gli studi magistrali, specializzandomi in Linguaggi Multimediali – Digital Video. Ho così conseguito la seconda laurea con il massimo dei voti. Ultimamente ho partecipato e vinto il bando App Abruzzo. Questo mi ha permesso di conseguire una qualifica professionale in consulenza per start-up in ambito digitale. Di insegnanti importanti ce ne sono stati molti ma sicuramente tra tutti ricordo Gioventù è quello a cui devo di più professionalmente e con cui sono più legato tutt’ora.

 

Quali sono i lavori più importanti che hai realizzato e di cui magari vai più fiero?

Sicuramente le “autoproduzioni” come “De Leggend Of Abbruzzo”, ovvero l’Abruzzo re-immaginato in chiave fantasy fumettistica e trasformato in tavole illustrate digitalmente. Ho avuto anche l’onore di esporne alcune all’Aurum di Pescara, “Vucica! - La Tombola Abruzzese”, uno dei miei ultimi lavori, realizzata con Maurizio Febo e prodotta da lui, attualmente in vendita, è una rivisitazione in chiave abruzzese della smorfia napoletana, così come i videogiochi, i videomapping (le proiezioni su palazzi e strutture) in tutta Italia, i video fondali per i concerti in tour di Nina Zilli e Malika Ayane e via dicendo.

 

Da cosa trai ispirazione nei tuoi lavori?

Videogiochi “indie” e “tripla A”, cinema e serie in streaming sono il mio “nutrimento primario”, ma in realtà l’ispirazione vera, quella più pura, viene dalla vita di tutti i giorni, dalle persone, dalle situazioni ordinarie.

 

A cosa stai lavorando attualmente?

Ad un videogioco multiplayer per smartphone con un nuovo team indipendente. Inoltre sto approfondendo una nuova tecnica di animazione digitale per pubblicare un nuovo progetto personale a breve.

 

Cosa c’è nel tuo futuro?

Continuo a sognare di diventare un autore di videogiochi e intrattenimento digitale. Con la situazione attuale di internet, le possibilità sono molto più grandi di quelle che potessi immaginare da bambino.