Mille bontà dalla Val di Sangro all'Adriatico

Ultima tappa con Mimmo D'Alessio alla scoperta dei prodotti dei territori dove è presente Bcc Sangro Teatina: Lanciano, Casalbordino, Scerni, Giuliano Teatino, Miglianico, Canosa Sannita e Chieti

Mimmo Dalessio Bcc Abruzzi E Molise
10 dicembre 2016
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Quanto è buono l'Abruzzo? Quanto è sorprendente il Molise? Quanta cultura, sapere, arte e gusto vive tra le nostre case? Ce ne siamo accorti in tutti questi mesi, grazie a questo interessante itinerario del gusto nei territori dove è presente Bcc Sangro Teatina, grazie alla guida d'eccezione come Mimmo D'Alessio. I segreti più ghiotti e le curiosità più affascinanti ci hanno accompagnati in un percorso che con questo numero giunge al termine.

 

In quest'ultima tappa conosceremo da vicino la provincia di Chieti che dalla Val di Sangro arriva al mare. "Un territorio interessantissimo - dice subito Mimmo D'Alessio - perché particolarmente ricco di prodotti eccezionali. Se partiamo da Lanciano, ad esempio, ci imbattiamo subito in due icone della nostra tavola: il bocconotto frentano e "lu rintrocele". Se il primo è un dolce di una delicatezza e bontà senza pari, il secondo è un particolarissimo tipo di pasta interessante sotto molti punti di vista. Un tempo, infatti, si produceva con un torchio dove ci si sedeva, si girava una manopola e ne usciva questa pasta trafilata al bronzo. Si tratta di un piatto della transumanza: i pastori che dall'Abruzzo si recavano nel tavoliere hanno inventato il mattarello scannellato per produrre lu rintrocele, di cui c'è traccia tuttora sul Gargano".

 

Scendendo verso la costa, ci imbattiamo in altre icone, ma questa volta davvero religiose: è il caso di Casalbordino e il suo straordinario santuario della Madonna del Miracoli. Luogo di grande devozione, e punto di arrivo di pellegrinaggi, è nel cuore di una terra fertile che si affaccia fino al mare: "In questa zona - prosegue Mimmo d'Alessio - la cucina marinara ha un sapore davvero particolare, grazie alla conoscenza di una grande varietà di pesci, anche poveri ma non meno ricchi di sapore. Ma Casalbordino insieme a Scerni hanno un comune denominatore: il vino. Un vino davvero speciale perché i vitigni, in virtù di una posizione eccellente, riescono a rapire gli aromi della brezza del mare. Così, l'uva che si coltiva da queste parti ha un sapore particolare. E non è un caso, del resto, se si tratta di una terra, la provincia di Chieti, ricca di cantine sociali che, insieme a quelle private, producono eccellenti Montepulciano e Trebbiano". Rosso non è solo il coloro del vino: "E' anche quello della ventricina del vastese: a Scerni se ne produce una succulenta, in grado di raccontare un territorio, i suoi usi, le sue tradizioni".

 

E sempre in tema di rosso, eccoci a Giuliano Teatino: "La patria della ciliegia. Un frutto dolcissimo, da sempre coltivato in grande abbondanza in un comune dove a maggio si svolge una delle sagre più partecipate di tutto l'Abruzzo. Grazie ad una frutta buonissima, questo territorio si è sempre distinto anche per una produzione di gustose marmellate e conserve". Rosso e ancora rosso: "Pochi chilometri e siamo a Miglianico. Territorio di grandi vini, noto anche per un ortaggio meraviglioso: il pomodoro a pera, della famiglia dell'occhio di bue. Se lo tagliamo a fette e lo mettiamo sul pane è più gustoso di una bistecca per via del suo grado di acidità!". Una vera e propria leccornia d'Abruzzo, insomma. Pochi chilometri ancora, ed eccoci a Canosa Sannita: "Questo grazioso centro della Marrucina ha una grandissima esperienza per quanto riguarda gli animali da cortile: il pollo, il coniglio, il tacchino... Cucinati sotto il coppo sono davvero ottimi, ma in generale la fantasia delle massaie in questo territorio raggiunge il massimo!"

 

Chieti, infine: "È un capoluogo con una lunga storia. Fino a non molti anni fa, l'economia era fondata sull'amministrazione e i servizi legati agli enti pubblici e alle caserme. In città c'è una lunga tradizione enogastronomica, con una serie di manicaretti particolari e molto interessanti: penso al timballo ma anche cibi semplici come i torcinelli di agnello, diversi da quelli che si cucinano all'interno della provincia. Una sosta a Chieti, dunque, non deluderà quanti sono alla ricerca di cose buone, genuine e capaci di raccontare un Abruzzo sorprendente".