Madonna dei Miracoli: il silenzio alla presenza dell’Altissimo

“Entriamo” nel santuario di Casalbordino guidati dal priore, Padre Paolo Lemme: “Un luogo che oggi può aiutare ognuno nella riscoperta di una fede pura, in un momento tormentato ma ricco di speranza”

Madonna Miracoli Casalbordino Bcc Abruzzi E Molise
10 dicembre 2020
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A dispetto della tipica allegria dei pellegrini, delle celebrazioni animate, della vita che pulsa nei giorni di festa, è silenzio la parola che meglio descrive l’esperienza che si può vivere nel santuario della Madonna dei Miracoli di Casalbordino, dal 2010 eletta Basilica minore, a rimarcare l’importanza e la vicinanza con la sede di Pietro a Roma. Luogo di fede e di contemplazione, che ha origine dall’apparizione della Beata Vergine Maria ad un anziano di Pollutri, Alessandro Muzio, avvenuta nel lontano 11 giugno 1576, invita al silenzio: esteriore, ma soprattutto interiore, conditio sine qua non per accogliere appieno il miracolo che ognuno attende e spera e chiede alla Vergine. Soprattutto in questi tempi di grande caos e rumore.

 

Così, chiacchierare con padre Paolo Lemme, priore della comunità benedettina che abita il santuario casalese, diventa un’esperienza di silenzio: un invito a togliere il superfluo, e a lasciar vincere in sé la presenza del divino. È una chiacchierata telefonica, la nostra, imposta dai rigori della pandemia: ma la bellezza non è certo minore. “Il monastero adiacente al santuario – attacca padre Paolo – è abitato da otto monaci della congregazione benedettina sublacense cassinese, cui fu affidata nel 1925 la cura del santuario all’indomani del Congresso eucaristico nazionale di Genova, nel 1923. Io sono il priore del monastero. La nostra giornata è scandita dalla preghiera, articolata in sette ore liturgiche, dalle lodi alla compieta, passando ovviamente per la Messa. Essendo anche parrocchia, il santuario ha una sua specifica vita pastorale, con tutto quel che ne consegue in termini di animazione, amministrazione dei sacramenti, attività caritatevoli e via dicendo”. Il santuario, austero e accogliente al tempo stesso, parla di secoli di devozione e di pellegrinaggi anche da fuori regione, oltre che tappa obbligata per quanti da nord si dirigevano verso San Nicola di Bari, o da sud raggiungevano Santa Rita a Cascia. “Oggi – dice il priore – il santuario è un po’ meno frequentato per via delle restrizioni dovute al covid, assistiamo a meno pellegrinaggi, e chi viene lo fa per autentica fede e devozione. Per questo, continuiamo a fornire assistenza spirituale, accoglienza, confessare, celebrare la Messa anche per questi gruppi più piccoli”. E c’è un aspetto che padre Paolo coglie in profondità: “Assistiamo, forse per via del tormentato momento che stiamo vivendo, ad una ripresa più pura della fede: è molto bello poter vedere soprattutto tanti giovani venire a pregare e a fare esperienza di silenzio sotto gli occhi di Maria”.

 

Per i semplici amanti della cultura, un luogo da non perdere è la biblioteca del monastero, riaperta al pubblico nel 2004, contenente ben 70 mila volumi, alcuni dei quali molto antichi risalenti al Cinquecento, e l’intero fondo lasciato dal cardinal Vincenzo Fagiolo: “E’ un luogo di studio, che in qualche modo perpetua l’importanza della lettura e del sapere da sempre di fondamentale importanza per l’ordine benedettino”. Padre Paolo non manca, poi, di ringraziare la Bcc Sangro Teatina: “Una banca che compie bene la sua missione di vicinanza al territorio e alle realtà vive che lo animano, e che non manca mai di far sentire la sua vicinanza alle nostre iniziative”.

 

Infine, il priore suggerisce l’anima più profonda del monastero di Miracoli di Casalbordino: “Si viene qui per cercare il silenzio alla presenza dell’Altissimo, aiutati dalla Madre, maestra dell’ascolto”.