Jubilaeum: una solidarietà concreta e fattiva
Il direttore generale Fabrizio Di Marco: "La fondazione antiusura può contare sul nostro supporto. Nei giorni di festa il pensiero va a chi vive in una situazione di difficoltà"
Cari soci, gentili clienti,
la Bcc è una banca del territorio: la nostra mission è servire e sostenere chi vive, lavora e opera nei comuni dove siamo presenti. E servire implica lo stare accanto, camminare con lo stesso passo anche di chi vive nel bisogno, come più volte ci ha ricordato Papa Francesco: ecco perché con orgoglio voglio parlarvi di un'iniziativa che ci coinvolge da tempo, e di cui andiamo particolarmente fieri. Un'esperienza che vedeva la luce proprio nei giorni precedenti il Natale.
Correva l’anno 1995 quando la Marsica salì alla ribalta della cronaca nazionale per una notizia sconvolgente: mentre il Paese si preparava per festeggiare il 25 dicembre, una famiglia “strangolata” dagli usurai si lanciò dal viadotto di Pietrasecca. Quel terribile volo “mano nella mano” di Anna Maria, una madre disperata, insieme ai figli Roberto, Silvio e Mario, fece scalpore e spinse Don Antonio Salone, allora parroco di Paterno, a sondare il terreno con i vescovi di Avezzano, L’Aquila e Sulmona, con l’obiettivo di dar vita ad una realtà con una missione ben precisa racchiusa in uno slogan: “Se ti trovi in difficoltà finanziarie non ricorrere agli usurai: consultaci!”. Nacque così la Fondazione Jubilaeum, presieduta da don Antonio Salone. Due anni dopo, sul finire del 1997, dopo la concessione del primo fondo ministeriale - ai sensi dell’articolo 15 della legge 108 del 1996 - la Fondazione, con sede centrale ad Avezzano, iniziò a tendere la mano a famiglie, piccoli artigiani e piccoli imprenditori vicini alla “capitolazione” o comunque a fortissimo rischio di finire nelle braccia degli strozzini.
Oggi, ben venti anni dopo quel tragico volo di un intero nucleo familiare, la Fondazione Jubilaeum - Diocesi Abruzzo ha allargato il proprio raggio d’azione alle Diocesi di Chieti, Pescara, Lanciano e Teramo dove operano a titolo gratuito una trentina di volontari provenienti soprattutto dal mondo bancario. Nei punti di ascolto, tantissimi abruzzesi senza possibilità di accedere al credito bancario, che però rientravano nella legge 108/96, sono stati accolti ed aiutati a ottenere prestiti “personalizzati” dalla BCC Sangro Teatina, finalizzati a superare le difficoltà economiche senza finire nella “soffocante” rete degli strozzini.
La Bcc SangroTeatina ad oggi ha erogato 3 milioni di euro di prestiti a circa 100 famiglie. Si tratta di piccoli finanziamenti o dilazioni di pagamento utili per rimettersi in carreggiata senza traumi con restituzione morbida.
La Fondazione non dà sussidi né contributi a fondo perduto: i prestiti vanno restituiti. Lo scopo di questo organismo, del resto, è prevenire il ricorso agli usurai, mediante garanzie rilasciate dalla stessa Fondazione. I prestiti, così, vengono erogati a favore di famiglie o singoli individui che versano in difficoltà economiche e che tuttavia, per motivi di protesti cambiari o di altro genere, non possono accedere ai canali normali per la ristrutturazione dei loro debiti. Mano tesa, quindi, alle famiglie a rischio usura: ma il prestito, seppur con modalità soft, va restituito.
Per la sua natura, il servizio della Fondazione Jubilaeum viene prestato con riservatezza e cortesia da volontari di collaudata professionalità, in quanto bancari, avvocati e commercialisti. Un team che ascolta le richieste di persone e famiglie vittime o a rischio usura, approfondisce le loro reali condizioni, richiede la documentazione necessaria, rilascia le garanzie necessarie per accedere ai crediti, e promuove infine la cultura della legalità e la conoscenza delle leggi sull’usura, sul racket, e di tutti i possibili aiuti per garantire i diritti e la dignità di quanti sono vittime degli usurai.
Ho voluto riproporre questo nostro coinvolgimento con la Fondazione Jubilaeum perché, in questi giorni di festa, possa giungervi il nostro messaggio di solidarietà concreta e di operoso contributo al bene di tutti, rimarcando la nostra vicinanza a quanti vivono una difficoltà. Anche questo è il nostro modo di fare banca: diversa, perché davvero accanto al territorio.
Auguri di Buon Natale e prospero 2017!
Fabrizio Di Marco