Il bel convento di Vallaspra in un libro di padre Cellucci

L'ultimo lavoro del religioso dedicato alla struttura di San Pasquale, poco fuori Atessa

Convento Vallaspra Bcc Abruzzi E Molise
10 dicembre 2013
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"Questo libro è il frutto di un lungo e non facile lavoro di ricerca. Lo consegno alle giovani generazioni perché, attraverso la lettura di queste pagine, possano conoscere la storia del convento, amando e apprezzando l'ambiente dove è collocato. Un sito che, ancora oggi, si presenta come oasi di pace e serenità. Un luogo dove sperimentare una profonda e genuina spiritualità, che aiuta e illumina ogni vita cristiana".

 

Con queste parole padre Giuseppe Cellucci introduce il suo ultimo volume "Il convento di Vallaspra", appena realizzato grazie al contributo di Bcc Sangro Teatina, e presentato nel corso della Festa del Socio lo scorso 24 agosto. Si tratta di un'approfondita e ragionata storia su quello che tutti, in zona, conoscono come convento di San Pasquale, cenobio fondato da fra Tommaso da Firenze nel 1408 e, dal 2008, animato dalla comunità dei missionari Identes. Un luogo simbolico per le popolazioni del territorio, che ha attraversato tantissime vicende in sei secoli di vita, e che ha accolto, tra i religiosi che lo hanno abitato, tantissime figure di veri apostoli della carità.

 

Le 291 pagine del volume, corredate anche di significative foto storiche, sono il racconto appassionato non solo di un luogo di grande spiritualità, ma anche della storia del territorio, le cui vicende inevitabilmente si sono intrecciate con quelle del convento. Particolare attenzione, inoltre, padre Cellucci ha rivolto alle espressioni di fede e di devozione che, nei secoli, hanno caratterizzato un luogo che, ancora oggi, emana fascino e rimanda al senso del sacro e della natura.

 

Intervenendo alla presentazione ufficiale del volume, che si è svolta ad Atessa il 23 agosto nell'ambito della Festa del Socio, la studiosa Teresa Ferri ha ricordato che "Quel Convento, quelle pietre, quel bosco, sono il patrimonio inalienabile di un intero paese, che in essi riconosce la sua identità, anche laica, consegnata alla scrittura" da scrittori, poeti e musicisti come Domenico Ciàmpoli, Ettore Janni, Evandro Marcolongo e Antonio Di Jorio. "Una storia - ha concluso Teresa Ferri - che Giuseppe Cellucci omaggia con lo spirito non solo del religioso e dello studioso, ma anche dell’atessano fedele cultore delle proprie radici, quelle stesse radici che meritoriamente la Banca di Credito Cooperativo Sangro Teatina non perde occasione di  valorizzare".