Ho servito persone e famiglie, non numeri: Franca Di Nella

In pensione la storica responsabile dell’ufficio fidi: in 38 anni, ha vissuto tutti passaggi storici della nostra banca. Da protagonista, con un solo obiettivo: “Essere non un ostacolo ma parte della soluzione dei problemi di clienti e soci”

Franca Di Nella Bcc Abruzzi E Molise
10 aprile 2021
La Mia Banca | 

In trentotto anni, Franca Di Nella ne ha viste tante: cambi di nome, fusioni, nuove filiali. Mille “avventure” per una banca viva, come è vivo il territorio al cui servizio si pone dal 1903. È stata una testimone privilegiata, insomma, delle vicende che hanno portato la nostra Bcc alla conformazione attuale. Sempre presente, sempre disponibile, sempre “sul pezzo”: il successo della nostra banca sta tutta nella forza di persone che, come Franca Di Nella, non si limitano a lavorare, ma che sentono la banca un po’ come la loro famiglia.

 

Per quanti anni hai lavorato in Bcc Sangro Teatina?

Per trentotto anni. Sono stata assunta il 1 gennaio 1983 con la matricola n. 9.

 

Ricordi il tuo primo giorno di lavoro in banca?

Certo! Ero felicissima ed emozionata, si stava realizzando uno dei miei più grandi desideri.

 

Quali ruoli e funzioni hai ricoperto in banca? E in quali filiali hai lavorato?

In questi trentotto anni ho lavorato principalmente nella sede di Atessa, sia nella filiale che negli uffici, occupandomi di diversi servizi. Nell’ultimo decennio sono stata assegnata all’Ufficio Fidi e mi è stato affidato ripetutamente l’incarico di sostituzione dei direttori delle filiali di Casalbordino, Villa Santa Maria, Altino e Scerni.

 

Quali sono stati i momenti più avvincenti in tutti questi anni della tua carriera?

Sicuramente tutti quelli che hanno segnato il raggiungimento di un traguardo per la banca e per noi dipendenti. Ho vissuto il passaggio da “Cassa Rurale” a “Bcc”, l’apertura di tutte le filiali, una dopo l’altra, le fusioni… Questi eventi hanno rappresentato successi importanti per il nostro istituto, che ho vissuto con grande entusiasmo e partecipazione.

 

Che significa far parte della “grande famiglia Bcc”?

È qualcosa che si respira fin da subito, ma solo con il tempo se ne acquisisce la consapevolezza. È un concetto che fa riferimento al rapporto che si instaura con i clienti e tra colleghi, si traduce in valori quali lo spirito di appartenenza, la disponibilità all’ascolto, la sensibilità, la fiducia e la lealtà, ma soprattutto nella predisposizione a far sentire tutti a proprio agio, proprio come in una grande famiglia.

 

Chi ricordi con particolare affetto e gratitudine in questi anni?

Con particolare affetto ricordo tutti, poiché l’aver lavorato in diverse filiali e l’essermi occupata di tanti differenti servizi mi ha dato la possibilità di lavorare a stretto contatto con la maggior parte dei colleghi, quasi tutti. Con ciascuno si è instaurato un rapporto particolare di affetto e amicizia che sono sicura continuerà nel tempo.

 

Che cosa hai imparato umanamente e professionalmente in tutti questi anni in Bcc?

Sin dai primi anni in questa banca ho appreso che questo lavoro pone in contatto con persone e non semplicemente con numeri, che non bisogna fermarsi davanti a problemi e ostacoli, ma piuttosto adoperarsi per essere parte della soluzione. Tutto ciò mi ha spinta a cercare di affinare e sviluppare le mie capacità di relazione con gli altri, di ascolto, di mediazione e le mie competenze professionali, in maniera tale da poter essere sempre il più utile possibile.

 

Che messaggio vuoi mandare a clienti, soci e colleghi della Bcc Sangro Teatina?

Ringrazio i colleghi per l’affetto che mi hanno dimostrato in questa circostanza, e auguro loro di raggiungere con la Bcc traguardi sempre più importanti e ambiziosi. Il mio messaggio ai clienti e ai soci è quello di continuare a fare affidamento sulla Bcc, la banca del territorio, una banca “differente” e sempre un passo avanti!