Dal 1903 al 2013: una banca da 110 e lode

Il 3 maggio 1903 don Epimenio Giannico dava vita ad un sogno. Oggi Bcc Sangro Teatina è istituto di credito leader in Abruzzo e Molise. Gli auguri del presidente della Federazione delle Bcc di Abruzzo e Molise

Cda Bcc Sangro Teatina
10 maggio 2013
La Mia Banca | 

Se li porta davvero bene i suoi centodieci anni, la Bcc Sangro Teatina: ben sedici filiali sparse in due regioni, Abruzzo e Molise, quattro aree VerdeBlu, 76 dipendenti che servono circa 30 mila clienti. E ancora: un patrimonio che supera i 28 milioni, una raccolta di 317 milioni di euro e impieghi per oltre 217 milioni divisi tra famiglie (52,3%), commercio (12,4%), industria (9,8%), edilizia (8,8%), agricoltura (6,2%) e altro (10,5%). Ma senza dubbio, è un altro il patrimonio che rende questa banca, per usare uno slogan fortunato, davvero differente: i suoi 4.333 soci, vera forza di un gruppo che ha fatto della mutualità e della cooperazione la sua ragione.

 

Se li porta proprio bene, i suoi centodieci anni. E come potrebbe essere altrimenti? Lo spirito infatti è identico a quello iniziale: un'esperienza realtà al servizio delle persone e delle realtà che animano un territorio. A servizio, vale a dire: accanto, giorno dopo giorno, mettendoci la faccia. Da quel 3 maggio del 1903, quando vide la luce la Cassa Rurale Cattolica di Depositi e Prestiti San Francesco d'Assisi, lo spirito è rimasto lo stesso: una realtà giovane, con lo stesso entusiasmo, la stessa competenza, la stessa audacia di don Epimenio Giannico, il sacerdote atessano che ideò caparbiamente l'istituto di credito. Dalla conoscenza approfondita di un territorio, dalla condivisione di problemi e risorse, da una carità realmente vissuta nacque un'esperienza economica con una forte connotazione solidale: una cassa pensata per prestare soldi a tanti contadini che, normalmente, erano costretti a ricorrere all'usura per vivere e far vivere.

 

Don Giannico, proveniente da una locale famiglia di possidenti, conosceva bene il problema, e se ne fece carico con intuito e concretezza. In un suo viaggio nel Nord Italia - verosimilmente la partecipazione al Congresso Eucaristico che si svolse a Milano nel 1895 - ebbe modo di conoscere da vicino l'esperienza delle prime Casse Rurali che, accanto a quelle laiche (la prima era stata fondata a Loreggia, in provincia di Padova, nel 1883), andavano diffondendosi su impulso della Rerum Novarum di Leone XIII, l'enciclica che rappresenta la pietra miliare della Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica.

 

Questi particolari istituti di credito nascevano con uno scopo preciso: come scrive il professor Antonio Mucciaccio nel suo saggio "Storia del credito rurale sorto come risposta all'usura", con le Casse "i contadini mettono insieme le loro miserie e le loro modeste risorse per costituire depositi e capitali cui attingere, a tassi bassi e contenuti, nelle ricorrenti crisi stagionali, per disporre di crediti onde fronteggiare le periodiche avversità atmosferiche, per ritrovare la solidarietà dell'intera comunità in casi di lutti e disgrazie".

 

Don Giannico sposò a pieno questo spirito e lo portò nel suo Abruzzo. Nel pomeriggio del 3 maggio del 1903, così, nasceva la prima Cassa Rurale di Abruzzo e Molise. A fondarla, insieme al sacerdote che era parroco di Santa Croce, vicario foraneo di Atessa a presidente della scuola materna “Principessa Elena”, altri tre preti e undici notabili: il documento di fondazione è gelosamente custodito presso la sede centrale dell'istituto.

 

Proprio quello spirito, negli anni, è rimasto intatto: rispondere con competenza e carità ai problemi di un territorio - a partire da una condivisione e una conoscenza possibili grazie ad un radicamento reale - e sostenerne lo sviluppo con la linfa del credito.

 

Un realismo vissuto in tutti questi centodieci anni: si pensi al cambio di denominazione del 1938 in Cassa Rurale e Artigiana, a rimarcare l'attenzione non più solamente all'agricoltura ma anche allo sviluppo di nuove professioni che andavano emergendo, o al costante sostegno all'espansione delle attività industriali della Val di Sangro, passando per l'ampliamento progressivo delle filiali e dei territori serviti, la crescita quantitativa e soprattutto qualitativa dei dipendenti, l'ideazione di nuove linee di credito, il costante sostegno ad attività culturali e sociali, l'orgogliosa difesa nel 1996 della propria autonomia nei confronti di tentativi di fusione ad opera delle Casse Rurali di Lanciano e Castiglione Messer Marino, fino alla storica fusione per incorporazione nel 2010 della Bcc del Molise.

 

 

Gli auguri del presidente della Federazione delle Bcc di Abruzzo e Molise

Dieci anni sono già trascorsi da quel maggio 2003 in cui abbiamo tutti insieme festeggiato l’ambito traguardo del centesimo anno di attività della Banca di Credito Cooperativo Sangro Teatina. Nonostante i contesti di riferimento siano in continuo mutamento, la positività degli aggregati di bilancio, il consolidamento del patrimonio e l’espansione della presenza territoriale, nonché il numero crescente di adesioni alla base sociale testimoniano in maniera evidente la validità del percorso seguito nel rispetto delle proprie peculiarità istituzionali: mutualismo tra i Soci, solidarietà sociale ed economica, forte radicamento nel territorio. Mi congratulo per il lavoro fin qui compiuto e per il consenso non solo economico ma anche sociale e culturale che la Banca riscontra operando a sostegno delle famiglie e delle piccole e medie aziende che rappresentano il nostro vitale tessuto economico-produttivo. Auspico che l’attività prosegua conservando lo spirito delle origini e, nel contempo, aprendosi con coraggio alle emergenti necessità dell’attuale critico momento storico ed economico. E’ con grande entusiasmo e viva partecipazione che auguro un lavoro fruttuoso e nuovi gratificanti traguardi agli Amministratori, ai Soci e ai Dipendenti della Banca di Credito Cooperativo Sangro Teatina (la BCC più antica della Federazione) e, naturalmente, a tutto il movimento del Credito Cooperativo abruzzese e molisano.

Dr. Alfredo Savini

Presidente Federazione Bcc Abruzzo e Molise