Anna Rita Colacelli: lascio la mia professione per creare accessori

Era brillante avvocato: quando ha scoperto la sua inventiva ha cambiato strada e ha dato vita ad un laboratorio artigianale di bigiotteria ad Agnone. La video intervista alla protagonista

Anna Rita Colacelli Bcc Abruzzi E Molise
10 agosto 2014
La Mia Banca | 

L'accessorio, per la donna, è molto di più di quello che sembra: parla del suo stile, della sua femminilità, del suo gusto. E per questo, va scelto con attenzione, meglio ancora se unico e irripetibile, fatto su misura per il suo fascino e abbinato per l'occasione giusta. L'accessorio, in altri termini, completa la donna. L'ha sempre pensata così, Anna Rita Colacelli, ed è questa la sua certezza oggi che con le sue mani crea splendida bigiotteria nel suo laboratorio ad Agnone. A trasformare un pensiero in elegante realtà, la scoperta di una manualità sorprendente, avvenuta qualche anno fa quando Anna Rita la sua strada in realtà l'aveva già scelta: dopo la laurea in giurisprudenza, aveva intrapreso una brillante carriera di avvocato e, inoltre, per dodici anni era stata assistente di diritto privato all'università.

 

Il diritto era il suo mondo e invece... "Invece ho iniziato quasi per gioco a realizzare collane e braccialetti per me - racconta - senza nessun corso: ho solo preso una pinza a ho iniziato a creare. Pian pianino amiche e clienti hanno iniziato a chiedermi anche per loro realizzazioni simili. Quando la richiesta è diventata davvero significativa, anche in seguito ad alcune esposizioni che ho fatto qui ad Agnone, la scelta è stata inevitabile: non potevo continuare a fare l'occasionaria a vita. Ho lasciato la professione di avvocato e ho creato la mia attività, aprendo la mia partita iva e registrando il marchio, per ribadire che stavo dando vita ad una cosa non temporanea".

 

Il laboratorio 1Nika ha visto la luce ad agosto del 2013 in corso Vittorio Emanuele n. 206 ad Agnone, in un ambiente elegante e curato, dove la pietra si fonde con il design: lì Anna Rita crea quotidianamente collane, bracciali, orecchini e cinte. Ultimamente ha anche ideato anche una linea bomboniere. Tutto realizzato con pietre dure, ceramica e materiali free nikel, con una linea base e una retrò che racconta una passione per pezzi d'epoca. Tutto rigorosamente unico, niente fatto in serie: "Le mie creazioni - tiene a sottolineare - sono per chi cerca un pezzo irripetibile. Quello che faccio con ogni cliente, quindi, è capire prima di cosa ha bisogno, anche facendomi mostrare il vestito da abbinare. Solo dopo nasce l'oggetto, che spesso è anche estroso ma sicuramente nuovo, incapace di annoiare e passare inosservato. La donna vuole sempre distinguersi".

 

Anna Rita, dopo un anno possiamo tirare già le somme di  questa sua scelta? "Sono contentissima, anche perché faccio quello che mi piace davvero. E le attestazioni dei clienti sono la cosa più preziosa, visto che vivo comunque di passaparola, indispensabile in un'attività fondata sulla bellezza e l'unicità. Oggi vengono da me tantissimo clienti di Agnone ma anche persone che sono passate qui da fuori ma continuano a cercarmi per nuove creazioni".

 

La storia di 1Nika ha molto da dire ai giovani: "A loro dico, non aspettate il posto fisso, bisogna credere nelle proprie potenzialità. Questo mio invito nasce sicuramente dal mio carattere: sono molto positiva, e spingo gli altri a fare quello che sono in grado di realizzare, anche a costo di scelte difficili. Ma se credi in una cosa, ci devi investire e la devi fare bene sin dall'inizio. Con i dubbi non si va avanti". Cosa c'è nel futuro di 1Nika? "Continuerò a lavorare per far conoscere il marchio. Spero di poter continuare come ora, magari anche ampliando l'attività". Maria Rita Colacelli è socia e cliente di Bcc Sangro Teatina: la nostra banca l'ha supportata in questo suo sogno? "Assolutamente sì. Ho sempre apprezzato la massima disponibilità, anche e soprattutto per quanto riguarda i tanti consigli di ordine burocratico nel momento in cui ho aperto questa mia attività".

 

Guarda la video intervista ad Anna Rita Colacelli: